è poi c'è questo che è un re :D
:: Il Caluso Passito DOC::
Secondo la tradizione il Passito di Caluso sarebbe stato prodotto in Piemonte a partire dai primi secoli dopo il Mille, sull'onda della richiesta per il cosiddetto "vino greco", un tipo di vino ricco di alcol, dolce e fortemente aromatico. I produttori piemontesi, per far fronte alle nuove esigenze di mercato, iniziarono a coltivare vitigni adatti e ancora oggi molti vitigni in Piemonte vengono chiamati "greci", uno di essi è appunto l'Erbaluce.
Il Caluso Passito, che insieme all'Erbaluce di Caluso , ha ottenuto la denominazione di origine controllata nel 1967 (primo bianco in Piemonte!) ha una lunghissima tradizione storica nella sua regione d'origine: il Canavese (il comprensorio di produzione del Caluso e' di 36 Comuni tra le province di Torino, Biella e Vercelli).
E' l'unico vino in Italia che richiede, da disciplinare di produzione, almeno sei mesi di appassimento naturale (senza alcuna forzatura) - dai primi di settembre alla fine di febbraio dell'anno successivo alla vendemmia - nei solai "sulè" i grappoli vengono disposti su graticci o appesi ai fili (a fine febbraio questo vero e proprio spettacolo è oggetto di una rassegna organizzata dal Consorzio di Tutela) e può essere commercializzato solo dopo quattro anni di invecchiamento e cinque per la "riserva".
Il Caluso Passito, inoltre, è forse uno dei pochi vini che "tiene" benissimo l'invecchiamento: non è raro, ancora oggi, anche se non facile, degustare un Caluso Passito di 50/60 e più anni ed apprezzarne tutte le sue qualità. L'utilizzo delle uve Erbaluce - uno dei rari esempi in Italia da cui derivano dallo stesso vitigno, al 100%, tre vini a denominazione di origine: il Caluso, il Caluso Spumante ed il Caluso Passito (il Caluso Passito liquoroso ormai da qualche anno e' stato eliminato dal disciplinare di produzione: segno di grande maturità dei produttori) - in Canavese era riservato alla produzione del Caluso Passito, proprio per le qualità delle uve, ed i viticoltori di allora lo producevano per poi consumarlo nelle occasioni importanti: gli sposalizi, la nascita dei figli.
Ha un colore dorato o simile all'ambra scura; sapore dolce, vellutato e un tenore alcolico pari a 13,5 gradi minimo. E' un tipico vino da dessert, ma anche da accompagnare ai formaggi e da "meditazione".