arcobaleno

Il sole si è spento nella quarta bottiglia
Il camino arde vigoroso
E la quercia muore al rogo
Per chissà quale peccato
Spensierati e ubriachi
Cerchiamo riparo in un foglio bianco
Il mondo ci fa paura
Ma lo sfidiamo per tirare avanti
Il giovane pastore spalancò la bocca
Dinanzi al suo primo arcobaleno
Le sue pecore si diressero verso casa guidate dai cani
Mentre lui fissava quei colori nel cielo
Meravigliato e spaventato iniziò a fantasticare
Si sentì libero e vivo nelle sue fantasie
Lui che conosceva solo la sua campagna
Sorvolò città grandissime
Con costruzioni e usanze lontane dalle loro
Pianure e vallate che si aprivano hai sui occhi
Uno stormo di cornacchie oscurò il cielo
E dopo il loro passaggio
L’arcobaleno era svanito
Sorrise al cielo
Pensò se era stato solo un sogno
E felice rincorse le bestie sulla strada di casa
La semplicità d’animo rubata dalla bellezza della natura
Quella semplicità che stiamo perdendo
Una mano chiusa e solo un pugno
Una mano aperta e una carezza
O uno schiaffo!