giorno decisivo per il governo

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rosarossa79
00martedì 14 dicembre 2010 10:19
come andra' a finire ?
rosarossa79
00martedì 14 dicembre 2010 11:50
Fiducia, comincia la conta all'ultimo voto

ROMA - E' iniziata alle 9 la seduta del Senato per il voto sulla fiducia. L'esito a Palazzo Madama è previsto intorno alle11.30. Clima teso in aula con il presidente Schifani intervenuto per riportare la calma. Al via alle 10.30 invece i lavori a Montecitorio dove il risultato è previsto per l'ora di pranzo. Il premier ha ribadito di escludere le sue dimissioni e diessere fiducioso sul voto. La Capitale è blindata. Isolato completamente dalla forse dell'ordine il centro storico intorno al Parlamento. Diversi i cortei: la manifestazione guidata dagliuniversitari, un corteo di centri sociali, precari e operaidella Fiom mentre il Popolo Viola ha organizzato una catenaumana intorno alla zona rossa.Proteste degli universitari concortei anche a Milano, Torino e Palermo.

"Sono sereno e ottimista". Silvio Berlusconi arriva a Montecitorio poco prima del voto di sfiducia e mostra sicurezza rispondendo ai cronisti che gli chiedono se teme per la tenuta dell'esecutivo. Lungo il corridoio che porta all'emiciclo il Cavaliere incontra anche Paolo Guzzanti, ex Pdl ora al gruppo misto che non ha ancora rivelato le sue intenzioni di voto. Berlusconi lo chiama a sé ed i due parlano per qualche minuto. Poi il premier si avvia velocemente in Aula.

GOVERNO: INCASSA FIDUCIA SENATO CON 162 SI' - Il Senato ha approvato la fiducia con 162 voti a favore, 135 contrari. Sono risultati assenti 11 senatori. Hanno votato a favore del governo i senatori dell'Union Valdotain, Antonio Fosson, Riccardo Villari del Gruppo Misto, Salvatore Cuffaro dell'Udc, e Sebastiano Burgaretta dell'Mpa.

BOCCHINO, RIBALTONE LO FA PREMIER ESPELLENDO FINI -Nessun ribaltone da parte di Futuro e Libertà. Lo sostiene il presidente dei deputati di Fli, Italo Bocchino, che nel dichiarare il voto del gruppo a favore della sfiducia al governo ha rivolto pesanti accuse nei confronti del premier Silvio Berlusconi. "Il ribaltone, signor presidente del Consiglio, lo ha fatto lei - è uno dei passaggi dell'intervento di Bocchino nell'Aula di Montecitorio - espellendo per lesa maestà il presidente Fini. Questo è il ribaltone della volontà popolare: si serve dei voti dell'opposizione per cacciare coloro che sono stati eletti in maggioranza". Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, "sta tradendo la rivoluzione liberale promessa agli italiani. Si dimetta, noi voteremo compatti la sfiducia". Lo ha detto il capogruppo di Futuro e Libertà, Italo Bocchino, intervenendo nell'Aula di Montecitorio tra le proteste dei deputati del Pdl e della Lega.

BOCCHINO, BERLUSCONI BENEFICIARIO PRIMA REPUBBLICA - "Non esiste in Italia un beneficiario della Prima Repubblica come Berlusconi". E' duro l'intervento del capogruppo di Futuro e Libertà, Italo Bocchino, che nel dichiarare il voto dei futuristi contro il governo attacca il presidente del Consiglio. "Ci faccia lezione su come si diventa ricchi - aggiunge Bocchino - ma mai su come si combattono le degenerazioni politiche. Quando noi scendevamo in piazza contro il comunismo, lei costruiva palazzi - insiste il capogruppo di Fli - mentre eravamo in piazza a picconare la Prima repubblica, lei parlava con i suoi personaggi di terreni edificabili e concessioni tv".

BOSSI, LA FIDUCIA LA PRENDIAMO - "La fiducia la prendiamo". Umberto Bossi mostra ottimismo sulla mozione di sfiducia al governo mentre raggiunge l'Aula a Montecitorio. "Qualcuno deve vincere", aggiunge il senatur. "Sono convinto che le cose devono essere semplici, trovare la via della semplicità ". Così Umberto Bossi risponde ai cronisti a Montecitorio che gli chiedono se la Lega sia disposta ad allargare il governo per garantire stabilità all'esecutivo Berlusconi. "Cominciamo a vincere - aggiunge il Senatur riferendosi al voto di sfiducia nei confronti del governo alla Camera dei deputati - Dopo vediamo".

DI PIETRO ATTACCA PREMIER IN AULA, BERLUSCONI ESCE - Il leader dell'Idv Antonio Di Pietro dice a Berlusconi, nel suo intervento nell'Aula di Montecitorio, che "l'impero di cartapesta" del premier è giunto al capolinea. Berlusconi per un po' resiste, dopo di che si alza e tra gli applausi del Pdl abbandona i banchi del governo. Ora stanno uscendo dall'emiciclo tutti i deputati del Pdl. Prima di avviarsi verso l'uscita dell'emiciclo, Berlusconi ha fatto segno con la mano come a dire a Di Pietro "ma che dici". Subito dopo Berlusconi, si sono alzati dai loro banchi tutti i deputati del Pdl, ma anche tutti i ministri tranne Gianfranco Rotondi e Giancarlo Galan. Al banco del governo è rimasto, con un altro paio di colleghi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta.

CASINI,NON PARLO SENZA BERLUSCONI;LUI RIENTRA - "Io non parlo, perché non offendo nessuno e vorrei parlare con la presenza del presidente del Consiglio". Lo ha detto il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini chiedendo che il premier rientri in Aula alla Camera dopo che era uscito durante l'intervento di Di Pietro. Il premier è rientrato in Aula e Casini ha iniziato il suo intervento. Berlusconi con quasi tutti i membri del governo e i deputati del Pdl avevano abbandonato l'Aula dopo gli attacchi al presidente del Consiglio da parte di Antonio Di Pietro. Quando è toccato parlare a Casini, il leader dell'Udc ha detto: "Io non ho mai offeso nessuno, tantomeno in quest'Aula. Finché non torna il presidente del Consiglio non parlo". Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha invitato "ad avvisare il presidente del Consiglio della richiesta dell'onorevole Casini". E, rivolto ai banchi del centrosinistra da cui si rumoreggiava per l'attesa, Fini ha detto: "Un attimo di pazienza, non è che per due minuti succede qualcosa... La richiesta del presidente Casini è del tutto legittima. Insomma, sta rientrando in aula. Un attimo di pazienza". Qualche attimo dopo, Berlusconi torna e si risiede al banco del governo. Viene accolto dagli applausi dei deputati di maggioranza e dai fischi di quelli di centrosinistra; nessuna reazione dal Fli. Il premier alza il braccio rivolto a Casini, come a dire "eccomi". Casini inizia a parlare e cala il silenzio nell'emiciclo.

MPA: VOTEREMO SFIDUCIA GOVERNO, SENATORE BURGARETTA ESPULSO DALL'MPA - Il deputato dell'Mpa Carmelo Lomonte ribadisce nell'Aula di Montecitorio che voterà la sfiducia al governo Berlusconi. Quello che ha fatto l'attuale esecutivo per il Mezzogiorno, secondo Lomonte, è risibile e assolutamente insufficiente. Pertanto il suo movimento non può far altro che votare contro Berlusconi. Il senatore Sebastiano Aparo Burgaretta è stato espulso dal Movimento politico per le Autonomie. E' quanto si è appreso dagli uffici del Gruppo subito dopo la votazione in Aula nella quale Burgaretta, in difformità dal gruppo, ha votato la fiducia all'esecutivo.

APPLAUSI PER LA MOGHERINI IN AULA - La parlamentare del Pd Federica Mogherini entra nell'Aula di Montecitorio e tutti i deputati del Pd scattano in un applauso caloroso. Lei prende posto accanto al responsabile Giustizia del Partito Andrea Orlando ringraziando i colleghi dell'accoglienza.

BONGIORNO IN AULA, SCATTA APPLAUSO OPPOSIZIONE - Il presidente della Commissione Giustizia, Giulia Bongiorno, fa il suo ingresso nell'aula di Montecitorio in sedia a rotelle. Immediato scatta l'applauso dell'opposizione e di Fli. Il primo a rivolgerle però un caloroso benvenuto è il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi (Pdl). Ora la parlamentare ha preso posto, nell'emiciclo, accanto al deputato finiano, anche lui in sedia a rotelle, Gianfranco Paglia.

BERLUSCONI, MIE DIMISSIONI? E' ASSOLUTAMENTE ESCLUSO - E' assolutamente escluso". Risponde così il premier Silvio Berlusconi, lasciando Palazzo Madama, a chi gli chiede se sia da escludere la richiesta avanzata di nuovo oggi da Pasquale Viespoli, capogruppo di Fli in Senato, di incassare la fiducia a Palazzo Madama e poi recarsi al colle per le dimissioni.

GUZZANTI, LASCIO I LIBERALI PER PRESSIONI SU VOTO - "Mi dimetto dal Partito Liberale perché ci sono state pressioni che non mi sono piaciute. Ma questo non ha nulla a che vedere con la mia decisione sul voto di sfiducia: non vuol dire che voterò la sfiducia". Paolo Guzzanti lascia il Partito Liberale a pochi minuti dal voto di sfiducia nei confronti del governo Berlusconi. Ieri la segreteria dei liberali, di cui l'ex deputato del Pdl fino a ieri era vicesegretario, lo aveva invitato a votare la sfiducia: una "pressione" che a Guzzanti non è piaciuta. Nessuna pressione, invece, da Berlusconi: "Non lo vedo da due anni", replica ai giornalisti che gli chiedono se lo abbia visto o sentito in questi giorni. E così, casualmente, poco dopo aver parlato con i giornalisti, il parlamentare del gruppo misto incontra proprio il Cavaliere. Pochi minuti di un colloquio apparentemente cordiale al termine del quale Guzzanti, che è stato a guida della commissione di indagine Mitrokin, si milita a dire: "Abbiamo parlato di Putin".

NUCARA, DAL PRI SI' ALLA FIDUCIA - "La direzione nazionale del Pri ha deciso all'unanimità di dare la fiducia al governo". Lo ha detto nell'Aula della Camera il segretario del Pri Francesco Nucara in dichiarazione di voto sulle mozioni di sfiducia al governo. "Sappiamo bene - ha spiegato - quali sono i problemi del Mezzogiorno, e sulla lotta alla criminalità il governo ha dato prova di efficienza e di determinazione. Abbiamo a cuore le sorti dell'Italia prima ancora di quelle del governo".

MOGHERINI, SARO' ALLA CAMERA ALLE 12 - "Arrivo, sarò li a mezzogiorno". E' quanto ha assicurato la parlamentare del Pd Federica Mogherini che in una telefonata, questa mattina presto, al presidente del suo gruppo alla Camera Dario Franceschini. "A meno che non mi si rompano le acque ora - avrebbe precisato la parlamentare - sarò in Aula puntuale".

ANCHE PUERPERE BONGIORNO E COSENZA OGGI VOTANO -Saranno in aula per votare la mozione di sfiducia al governo Giulia Bongiorno e Giulia Cosenza. le due deputate di Fli, la cui partecipazione al voto è stata fino all'ultimo in forse, a causa di ragioni di salute legale alla loro gravidanza.

CESA, NOI IN MAGGIORANZA? NON CI SONO LE CONDIZIONI - Se Berlusconi avrà la fiducia noi continueremo a fare opposizione. Non abbiamo intenzione di entrare in maggioranza. E' un dibattito basato sul nulla. Non ci sono le condizioni". Lo ha detto il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, intervenendo ad Agorà.

VIESPOLI, AL SENATO FLI SI ASTIENE - Il gruppo di Futuro e Libertà ha deciso di astenersi rispetto al voto di fiducia. Lo ha detto Pasquale Viespoli, capogruppo di FLi al Senato, intervenendo in Aula. Se lei va alla conta alla Camera - prosegue Viespoli nel suo intervento - va incontro a tre sconfitte: quella della sua leadership, rischia il ribaltone e rischia anche di determinare l'istabilità del governo". Il senatore di Fli ricorda come proprio l'alleanza di centrodestra "in cui ognuno aveva parì dignità" ha contribuito a "far sì che si ottenesse il premio di maggioranza". "La pretesa di avere l'autosufficienza - sottolinea ancora Viespoli - ha determinato un errore politico". Per il capogruppo di Fli dunque "o si ricompone il centrodestra oppure non c'é altra alternativa alla crisi. L'aggiunta di eventuali voti provenienti da parlamentari di altre forze politiche - dice riferendosi all'Udc - determinerebbe un ribaltone perché si farebbe ricorso a partiti che sono all'opposizione e darebbe una maggioranza puramente aritmetica". "Noi - conclude Viespoli - non faremo nessun ribaltone, se il governo dovesse cadere ci sarà spazio, sempre nel rispetto delle prerogative del Capo dello Stato, per un altro governo di centrodestra". Se invece Berlusconi dovesse prendere la fiducia per pochi voti "non ci sarebbe spazio che per una scelta di responsabilità".
_Mamu_
00martedì 14 dicembre 2010 13:34
Avrà la fiducia che dubbi ci sono, ha diviso soldi a destra e a manca.. ce lo meritiamo uno così al governo, non c'è onestà e moralità, perchè mai dovrebbe averla chi ci rappresenta!
rosarossa79
00martedì 14 dicembre 2010 15:19
Camera: Fini sconfitto, rivince Berlusconi
cherubina_g
00martedì 14 dicembre 2010 16:26
sul fatto che Fini sia sconfitto... io ho i miei dubbi, tutta questa montatura da parte sua, come se dovesse arrivare il Mosè della situazione a mettere in sesto l'Italia.. per me questa della fiducia è stata tutta una farsa, già si sapeva che finiva in questo modo cosa c'era da aspettarsi? secondo me tutti, dal primo all'ultimo dovrebbero fare fagotto e lasciare spazio ad una nuova classe politica, fatta di gente comune.
_Mamu_
00martedì 14 dicembre 2010 17:25
Concordo pienamente Cheru, però penso che ci voglia più che gente comune gente competente, qualificata e soprattutto onesta, che viva la politica come una vera e propria vocazione a prescindere dal colore politico.
cherubina_g
00martedì 14 dicembre 2010 17:46
Re:
_Mamu_, 14/12/2010 17.25:

Concordo pienamente Cheru, però penso che ci voglia più che gente comune gente competente, qualificata e soprattutto onesta, che viva la politica come una vera e propria vocazione a prescindere dal colore politico.



Mamu gente competente, Fini per primo è un politico, Casini è un politico, poi vediamo, il centro sinistra ha esponenti che di formazione sono politici,Bersani per esempio. La gente competente sa nella teoria qual è il bene del paese, la gente comune sa come, con il suo misero stipendio, arriva alla terza settimana quando va bene. la gente comune sa che per poter ricevere una prestazione medica dovrà aspettare, chissà quanti mesi. La gente comune sa che non può garantire ai suoi figli un'adeguata formazione bocconiana per permettergli di lavorare nelle più prestigiose aziende. La gente competente ha dalla sua parte il denaro, la gente comune la speranza di poter restituire dignità a questo paese.
Conosco il percorso di studi di un scienziato politico, t'insegano le strategie migliori, la ricerca del potere, l'egemonia, la globalizzazione che ha arricchito i ricchi per impoverire i poveri.. Non so quanto sia necessario aver studiato se questi sono i risultati.
Se un esercito di studenti e ricercatori era pronto ad occupare il senato lo scorso mese, è perchè hanno capito che questi vecchi se ne andranno solo se cacciati a calci, ma la violenza è dei barbari, noi siamo un popolo civile e soprattutto democratico (così si dice)... Che vogliam farci... questa è l'Italia...
_Mamu_
00martedì 14 dicembre 2010 23:27
Non sono d'accordo.. programmare le politiche nazionali implica una lungimiranza, delle conoscenze tecniche e degli strumenti critici e morali che solo un adeguato percorso formativo può fornire. Il fatto che i nostri politici non ascoltino la gente comune, pensino ai propri interessi personali e siano corrotti non significa che bisogna mandare all'aria la tradizione del pensiero democratico e filosofico maturato nell'arco di secoli. La gente comune ha un ruolo decisivo e il politico dovrebbe esserne un servitore, persone che non hanno alcuna conoscenza giuridica che leggi farebbero? persone che non capiscono di economia se non in merito alla gestione di un nucleo familiare che politica economica potrebbe garantire al Paese? Delle politiche sociali in mano a incompetenti che gestione di fondi assicurerebbe? Quale equità? Piuttosto occorrerebbe più onestà e trasparenza rispetto alle politiche adottate, solo in questo modo il cittadino sarebbe davvero libero di formarsi opinioni personali, cosa che oggi si vuole occultare grazie alla gestione dei mezzi di comunicazione che creano confusione per poter poi meglio manipolare..
(SissiM)
00mercoledì 15 dicembre 2010 16:20
Io penso che una bella scossa, che però non arriverà mai, la potrebbero dare le tre semplici regolette proposte da Grillo come legge di iniziativa popolare e che giacciono insepolte al parlamento da tre anni
1) Via i condannati in via definitiva
2) Massimo due legislature, anche non consecutive
3) voto di preferenza

Già così ci sarebbe un rinnovo radicale, e i parlamentari non resterebbero li a vita. Ragion per cui non perderebbero il contatto con la vita di tutti i giorni. E sarei curiosa di sapere Bossi ad esempio, che mestiere farebbe....a parte chiedere l'invalidità
_Mamu_
00mercoledì 15 dicembre 2010 18:30
Sarebbe fantastico Sissi, ma sono così attaccati alle loro poltrone.. una legge del genere sarebbe davvero indicatore di rispetto per il ruolo che si ricopre, significherebbe davvero intendere la politica come un servizio alla comunità..
cherubina_g
00giovedì 16 dicembre 2010 14:48
Re:
(SissiM), 15/12/2010 16.20:


3) voto di preferenza




gli italiani a ruguardo si sono già espressi mediante referendum negli anni passati. Il voto di preferenza permetteva di tracciare i voti questo significa che i voti venivano venduti.
Mamu l'nteresse del paese, in un governo democratico dovrebbe essere una priorità, chi è attualmente al overno, escludendo ovviamente alcuni elementi, non è gente impreparata. Tremonti ha una giusta preparazione, persino quel diabolico di Brunetta ha una degna preparazione. Passiamo a chi non è al governo, ma che milita nell'opposizione, Di Pietro è un'ex magistrato, insomma diciamo che più o chi meno h una laurea se non due, tre eccetera. La preparazione c'è, ma quali risultati abbiamo ottenuto? Negli anni passati io mi ricordo frasi della mole di "le tasse sono belle", oppure "il cattivo è lo straniero". Tutti continuano seguendo logiche di propaganda ridicole, e purtroppo ci caschiamo sempre e comunque.
Tu mi dici che un uomo che gestisce un menage familiare non è in grado di gestire un intero paese e perchè mai? Forse chi è più preparato di noi sa far meglio?
Quanto è attento il partito ai problemi reali del paese? Qui continuano a far tagli, ognuno segue la logica del "vediamo quanto ho da guadagnare", ma chiunque esso sia senza dover parlare di colori e di fazioni.
Poi mi parli di strumenti crtiic e morali, ma tu noti morale nell'operato di alcuni politici? Quale morale spinge a tagliare fondi alla ricerca? prdendo così quel valore aggiunto che potrebbe dare un punto in più al nostro paese.
Il nostro paese a livello patrimoniale e artistico potrebbe vivere di rendita, ma come sfruttano queste risorse? Ti pare che nel mondo dovranno ricordarsi di una città bella come Napoli solo per i rifiuti riversati nelle strade? quale competenza, civiltà e moralità ci hanno garantito?
Eppure c'era un tempo in cui di moralità ci si sciacquava la bocca, parlo dell'era della DC, oggi paghiamo lo sperprero di anni e anni di politiche ridicole, l'unico uomo che poteva rappresentare la vra svolta sai che fine ha fatto? Rapito e fatto ritrovare nel baule di una macchina.
Fors eil mio è un discorso qualunquista e utopico, ma la buona ragione non viene dettata dalla formazione, quanto da quella nobiltà d'animo che orami nessuno più possiede.

_Mamu_
00giovedì 16 dicembre 2010 21:42
Ma sono assolutamente d'accordo sulla questione della nobiltà d'animo come requisito essenziale e anche sul fatto che molta gente in parlamento, ma non tutta, ha la preparazione, il fatto è che la piega a proprio servizio, non ha cioè quella qualità prima citata. Ciò però non toglie il fatto che per governare è necessario avere delle competenze, sono troppe le variabili in gioco! Il fatto che questa gente sia istruita e immorale non significa che tutta la gente istruita lo sia. Poi non ci piove sul fatto che titoli o non titoli alcune persone sono proprio limitate.. l'intelligenza deriva dalla combinazione di più fattori e personalmente do più peso all'intelligenza emotiva che è tutt'altro rispetto ai riconoscimenti formali del percorso di studi. la cosa realmente storta secondo me è che il nostro sistema premia le persone scaltre, furbe, ricattabili, tornacontiste..
figurina
00venerdì 17 dicembre 2010 14:46
Re:
_Mamu_, 16/12/2010 21.42:

Ma sono assolutamente d'accordo sulla questione della nobiltà d'animo come requisito essenziale e anche sul fatto che molta gente in parlamento, ma non tutta, ha la preparazione, il fatto è che la piega a proprio servizio, non ha cioè quella qualità prima citata. Ciò però non toglie il fatto che per governare è necessario avere delle competenze, sono troppe le variabili in gioco! Il fatto che questa gente sia istruita e immorale non significa che tutta la gente istruita lo sia. Poi non ci piove sul fatto che titoli o non titoli alcune persone sono proprio limitate.. l'intelligenza deriva dalla combinazione di più fattori e personalmente do più peso all'intelligenza emotiva che è tutt'altro rispetto ai riconoscimenti formali del percorso di studi. la cosa realmente storta secondo me è che il nostro sistema premia le persone scaltre, furbe, ricattabili, tornacontiste..



[SM=g7255]

le persone istruite ed immorali fanno più danno delle persone ignoranti [SM=g2381259]


_Mamu_
00venerdì 17 dicembre 2010 16:51
avoglia ale, è vero.
cherubina_g
00venerdì 17 dicembre 2010 18:45
Dunque, non dico che bisogna prendere una persona analfabeta che non sa leggere e scrivere a far decidere quelle che saranno le sorti dell'Italia, il discorso che intendo va un po' di pari passo con l'idea di Beppe Grillo. Abbandoniamo i partiti, tanto non rappresentano più un'ideologia, non a caso, quei partiti che vanno avanti in nome di un'ideale si contano sulle dita di una mano e spesso non hanno nemmeno rappresentanza.
Diamo la possibilità a persone comuni di accedere ai vertici, ti dico per esempio, chi meglio di un contadino può dirmi quali sono le norme adeguate da seguire per sfruttare in modo equo ed ecologico le terre a disposizione? Invece nella realtà se ne occupa una persona che molto probabilmente non sa neanche di cosa è composta la terra. Un altro esempio, parliamo di progetti più lungimiranti come dici tu, discorso economia, serve necessariamente un politico a gestire il bilancio statale? non può occuparsene un piccolo imprenditore applicando le regole della microeconomia alla macro?
A me non interessa se l'onorevole tizio abbia il "pedegree" adatto alla sua carica, vorrei solo che chi legiferasse sappia di cosa sta parlando perchè conosce il problema in prima persona, perchè lo vive ed è interesse suo e della collettività risolverlo.
Negli ultimi anni quali passi avanti sono stati fatti a favore della collettività?
Poi giustamente tu dici i corrotti che rappresentano il cancro della società, la scarsa trasparenza, ma per venire fuori da questo sistema bisogna fare tabula rasa, non permettere a nessuno dei soggetti politici di poter ricoprire la carica dare spzio qundi a gente nuova, gente comune che attualmente non è conosciuta, ma che dentro sè potrebbe dar tanto.
_Stellamarina_
00sabato 18 dicembre 2010 20:36
Cheru ... questa è utopia. Non sarà mai così. Inoltre vorrei aggiungere una cosa facendo una similitudine.
Quando un gicatore di calcio fa delle belle partite, fa dei bei gol, allora è un uomo e giocatore perfetto. Quando sbagia un rigore, tutti a dargli addosso e non vale più un euro. La politica è uguale. Se è di destra e sbaglia è un fascista, se è di sinistra e sbaglia è un comunista. Il fatto è che nemmeno noi sappiamo cosa vogliamo, e siamo talmente abituati a quello che ci propinano che siamo come pesci spinti dalla corrente
_Mamu_
00sabato 18 dicembre 2010 21:44
Stella è vero che spesso si va per partito preso e stereotipi però al momento è abbastanza diffusa e chiara l'opinione che la gente che arriva in parlamento non è quella che vorremmo, che ci rappresenta. Dovrebbero avere un pò di dignità e togliersi di torno, ma siccome la dignità l'hanno venduta un bel pò di tempo fa si piazzano la e se ne fregano..
cherubina_g
00domenica 19 dicembre 2010 09:27
La similitudine ci sta tutta, ma sbagliare un rigore non è grave quanto sbagliare una manovra fiscale. Non sappiamo cosa vogliamo dici.. io non credo sia così, semmai molte persone sono facili prede di corruzione, quando vedi i servizi delle iene dove testimoniano come molte persone vendono il voto per 50 euro.. insomma io non aggiungerei altro.
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