00 04/02/2012 09:50
I vini per il pesce

Come tutti sanno, con il pesce si preferisce da sempre il vino bianco: è una lunga tradizione che risale addirittura all'epoca romana. Generalmente questa regola viene rispettata, nonostante l'eccezione sempre più diffusa costituita da chi preferisce accompagnare alcune preparazioni, come il pesce in umido e le zuppe di pesce con un buon rosato o un vino rosso giovane e leggero.

Una prima distinzione va fatta tra pesci di mare e pesci d'acqua dolce, perché i primi, con un sapore più marcato, richiedono vini di maggior corpo e più invecchiati, mentre quelli d'acqua dolce preferiscono bianchi morbidi e profumati.

Molluschi e crostacei dal sapore delicato si accompagnano bene con vini bianchi morbidi e secchi oppure con spumanti leggermente frizzanti. Ottima l'aragosta al vapore con un buon bianco leggermente aromatico.

I pesci bolliti o accompagnati da salse leggere richiedono vini bianchi giovani, preferibilmente secchi e non troppo alcolici

Con il pesce arrosto sono adatti i vini bianchi leggeri con una certa gradazione alcolica e di buona acidità.

Con il pesce fritto è adatto un vino bianco secco, leggermente acido e piuttosto alcolico, preferibilmente con qualche anno di invecchiamento. In alcune regioni d'Italia, ad esempio in Piemonte, si preferisce accompagnare il pesce fritto con un buon vino rosso.

Con le zuppe di pesce e con i pesci cucinati con salse saporite o piccanti bisogna scegliere vini bianchi maggiormente strutturati e di buon tenore alcolico, oppure vini rosati di buon corpo o rossi leggeri. Ad esempio, il caciucco toscano richiede come degno accompagnamento un buon vino rosso poco tannico possibilmente della stessa zona. Anche un pesce grasso come l'anguilla preferisce l'abbinamento con un vino rosso leggero e di buona acidità.






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- Prendi un piatto e tiralo a terra.
- Fatto.
- Si è rotto?
- Si.
- Adesso chiedigli scusa.
- Scusa.
- È tornato come prima?
- No.
- Adesso capisci?