00 28/06/2012 19:30
tgcom24
16:34 - Potrebbe sembrare un miraggio per coloro che si sottopongono a diete strampalate da anni e si sottopongono a estenuanti sedute di esercizi fisici. Si chiama Belviq ed è una pillola dimagrante prodotta dalla Arena Pharmaceuticals Inc. approvata oggi dall'agenzia del farmaco statunitense . Negli Usa un terzo degli adulti sono obesi e questo ritrovato potrebbe rappresentare una soluzione.
Solo nei casi più gravi
Il farmaco è stato approvato per l'utilizzo negli adulti con un indice di massa corporea (Bmi) pari a 30 o con un Bmi di 27 con almeno una malattia legata al peso come l'alta pressione sanguigna, il diabete di tipo 2 o il colesterolo alto.
Come funziona
La pillola Belviq attiva nel cervello il recettore della serotonina 2C. Quest'attivazione può aiutare a mangiare meno e a sentirsi appagati introducendo una minore quantità di cibo nell'organismo. Secondo gli studi clinici, i pazienti in media hanno perso circa il 5 per cento del loro peso corporeo. Il farmaco deve essere interrotto dopo dodici settimane se il paziente non si registra un calo ponderale di cinque punti percentuali.
Non è una pillola magica
Janet Woodcock, direttore del centro di valutazione del farmaco della Food and drug administration ha detto: “L'obesità minaccia il completo benessere dei pazienti ed è uno dei maggiori problemi legati alla salute pubblica. L'approvazione di questo farmaco, usato responsabilmente in ausilio a una dieta e a uno stile i vita salutari, fornisce un'opzione di trattamento per gli americani con problemi legati al peso”.
La cautela è necessaria

Le donne in gravidanza non possono assumere il Belviq. Il trattamento può avere effetti collaterali gravi come disturbi dell'attenzione e della memoria. Nel '97 erano stati ritirati dal mercato alcuni farmaci dimagranti perché accusati di causare danneggiamenti alle valvole cardiache.
Gli studi non hanno evidenziato questo problema nel nuovo farmaco nell'uso da parte di pazienti sani non affetti da patologie cardiovascolari. Al produttore del farmaco sarà richiesto di condurre sei studi successivi alla commercializzazione, compreso uno a lungo termine per determinare eventuali effetti sul sistema cardiovascolare per verificare se ci sono maggiori rischi di attacco di cuore o ictus.







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- Prendi un piatto e tiralo a terra.
- Fatto.
- Si è rotto?
- Si.
- Adesso chiedigli scusa.
- Scusa.
- È tornato come prima?
- No.
- Adesso capisci?