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Parcheggiamo a due passi dal centro storico e proseguiamo a piedi (per le indicazioni e i consigli turistici su Bellagio www.bellagiolifestyle.it). Bellagio è stata considerata fin dall’antichità una meta privilegiata, prima per i patrizi romani, poi per le nobili famiglie lombarde, che vi costruirono imponenti ville, proprio a due passi dal lago, dalla bellezza sconvolgente e proibitiva. Poeti, scrittori, musicisti, attori, ne sono rimasti stregati: da Plinio il giovane a Twain, da Leonardo da Vinci a Napoleone, Shelley, Stendhal, Flaubert, da Giordano a Toscanini, Franz Liszt, fino ai più noti divi contemporanei di Hollywood.

Il nostro viaggiatore camminerà tenendo il lago alla sua sinistra fino alla Punta Spartivento, la punta estrema del paese. Si tratta di uno dei punti panoramici più emozionanti; a sinistra si trova il Sasso del Pane, uno scoglio che la leggenda vuole fosse il luogo dove avvenivano gli scambi commerciali durante l’epidemia di peste del 1630. Avendo infatti la popolazione di Bellagio evitato il contagio, per vendere il pane ai forestieri dava appuntamento su questo masso, poco distante dalla riva, dove i compratori trovavano la merce e dove, in un apposito contenitore riempito d’aceto, dovevano lasciare i danari.






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- Prendi un piatto e tiralo a terra.
- Fatto.
- Si è rotto?
- Si.
- Adesso chiedigli scusa.
- Scusa.
- È tornato come prima?
- No.
- Adesso capisci?