00 06/06/2009 21:41
Ciao Virgy, no, non sono arrabbiato con la vita, anzi oggi sono molto più sereno di quanto non lo fossi trent'anni fa, credo proprio perchè ho avuto la forza di fare scelte difficili. Non so cosa sarei oggi se non le avessi fatte, ma così sto bene con me stesso e non me la posso prendere con nessuno. Certo, le persone cambiano e in trent'anni si cambia tantissimo, quando parli col me di oggi non può essere la stessa cosa che se tu parlassi col me di quando avevo vent'anni, quel ragazzo era me ma troppi anni fa, certo non con la testa del me di oggi. Il mio progetto, allora, era sempre l'amore ma forse ero troppo giovane per saperlo costruire e perseguire come ne sono capace oggi e probabilmente, oggi, non sono così abile come costruttore di quanto lo sarò domani.
E' dai miei errori che imparo, e se il palazzo che ho costruito trent'anni fa è crollato a causa della mia inesperienza (parlo solo di me), farò in modo che il prossimo non possa crollare, e se non c'è non crolla di sicuro.
Ho causato danni, lo so (e continuo a parlare solo di me), ma è stato inevitabile anche se doloroso. E' da allora che mi sento un precario e tutto ciò che può sembrare definitivo mi atterrisce, perchè m'illude. La vita stessa è precaria, è la più crudele delle illusioni.