Mi riallaccio a Roger, che ha dato un prezioso spunto didattico col riferimento a Rodari, per spiegare che, dal punto di vista di un artista, il processo di un percorso fantastico si dispiega su binari precisi, non affatto disgiunti da un equilibrio DIVERSO di un individuo, diverso perché non conforme alla maggioranza degli equilibri riconosciuti. Purtroppo, la fantasia non sempre è benigna e può assumere connotazioni criminali, non sempre è pittura, musica, poesia, o cinema, coreografia e altro ancora, altre volte è rivelata nei percorsi dei criminali seriali, dei dittatori, e spesso viene esaltata nelle narrazioni religiose queli eventi impossibili e imputati al dio di turno.
Per fare qualche esempio, trucido se volete ma necessario, Jack lo squartatore è stato un artista del crimine seriale, le sue azioni si sono dipanate lungo un percorso ben preciso, razionale e fantastico, talmente bene orchestrate che la sua cattura è avvenuta troppo tardi, quando già gli omicidi e le atrocità erano centinaia. La sua fantasia criminale è stata per decenni il trucco per sfuggire alle indagini, e si narra che solo la fantasia di uno "sbirro" riuscì ad incastrarlo. Fantasia contro fantasia quindi.
Un esempio di fantasia ancora più criminale è Hitler, mancato come pittore riuscì a costruire un'intera nazione a sua immagine e somiglianza, riuscì a sterminare intere popolazioni e a giustificare un tale sterminio. In quel caso fu la fantasia guerriera dei popoli che, tradotta in strategia, riuscì ad unire il bianco col nero col fine comune di annientarlo.
E cosa dire delle stragi fantastiche prodotte da dei improbabili? Stragi di bimbi, di donne e di vecchi, cosa dire delle conseguenze nefaste di una tale fantasia religiosa che si è espressa nei secoli scorsi e ha causato milioni di vittime? Ancora oggi dietro denominazioni religiose, fantasie che si traducono in eventi reali, si progettano e si compiono stragi. Bin Laden è un artista, la distruzione delle torri è un evento da biennale di Venezia, come lo sarebbe stato il massacro degli innocenti in nome di Dio. Ma dov'è la fantasia di chi dovrebbe contrastare il terrorismo internazionale?
La 'ndrangheta è un'opera d'arte che ha superato ogni limite di fantasia accettabile, è oltre tutte le fantasie, uno Stato ingannevole dentro lo Stato reale che si è sostituito allo Stato reale diventando il vero Stato. A Reggio Calabria stanno per dedicare alla 'ndrangheta un Museo, si chiamerà "Il Museo della 'ndrangheta", opera dell'amministrazione comunale con a capo il sindaco Giuseppe Scopelliti.
Quanta fantasia nel corso della storia! E quanta vergogna!
(continua)