Lentamente stacco' la schiena dal muro della vecchia locanda e premendo le mani sulle orecchie , appoggio' la fronte alle ginocchia .
Non voleva sentire ,non voleva sentire ...
Ma quei gemiti , quelle urla soffocate venivano terribilmente amplificati da quelle urla , da quei gemiti uditi tanti e tanti anni fa' e mai piu' dimenticati ...
Lei era bimba , quando , tornata dall' asilo , come sempre andava a vedere il vitellino da poco nato , ma nel fienile , quello piu' piccolo , vicino alla stalla , degli strani rumori la portarono ad aprir piano quell' uscio .
Il " Muto " , un vecchio disgraziato dalla nascita che da sempre puliva la stalla del conte per un tozzo di pane , era sopra a sua sorella Vittoria , che piangeva , solo qualche soffocato lamento usciva dalla sua bocca . La ruvida e forte mano del " Muto " premeva sulle sue labbra e lei piangeva ...
Pochi eterni minuti trascorsero e , quando l' orco fu' sazio , con dei gesti terribili e delle occhiate indemoniate , fece capire a quella tenera vittima , la ferocia e la rabbia che avrebbe trovato qualora avesse detto a qualcuno di cio' che le era successo .
Altri eterni muniti passarono ancora , prima che lei , incosciente testimone dell' enorme sacrilegio compiuto , trovasse il coraggio di andare da quella quindicenne disperata