Sulle ali della Fantasia...

La nostra favola

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    _Mamu_
    Post: 2.491
    Città: SIRACUSA
    Età: 41
    Sesso: Femminile
    00 17/09/2009 10:00
    Juli e il sentiero segreto verso Ismanì
    Carissimi, sondata la vostra vena creativa e vistane l’efficienza e l’entusiasmo mostrata nell’esprimerla, vi propongo un’altra iniziativa simile per dare spazio e forma alla fantasia.
    Questa volta propongo di muoverci con regole più mature rispetto al tipo di gioco, in modo da avere dei punti di riferimento che ci aiutino a mantenere il nesso logico fra un intervento e l’altro e strutturare un lavoro più articolato.

    1.il genere letterario da seguire è quello della favola;

    2.il titolo dell’opera è: Juli e il sentiero segreto verso Ismanì;

    3.nella favola la protagonista, Juli, dovrà affrontare un viaggio particolare ed avventuroso accompagnata da amici stravaganti per giungere a Ismanì luogo fantastico e con caratteristiche diverse dal mondo abituale alla ricerca di un talismano indispensabile per la sorte del villaggio di Maudi, sua patria natale, minacciato da un maleficio inflitto dal tremendo mago Maleficus..

    4.La favola si strutturerà in tre paragrafi:
    nel primo sarà inclusa la descrizione del villaggio di Maudi e del mago maleficus con l’esplicitazione del motivo del maleficio inflitto dal mago al villaggio e del perché sarà Juli a dover affrontare l’impresa.
    Nel secondo paragrafo si narrerà l’avventuroso viaggio di Juli e dei suoi strambi amici.
    Nell’ultimo paragrafo si descriverà l’arrivo a Ismanì, il difficoltoso ritrovamento del talismano e le conclusioni;

    5.non si può stravolgere il nucleo centrale della favola;

    6.è vietato non seguire la logica fra un post e l’altro;

    7.non si può postare due volte consecutivamente;

    8.Un intervento non può superare orientativamente le 20 righe;

    9.se avete critiche parlate ora o mai più!! [SM=g8207] [SM=g9361]

    Viste le regole perdonate le mie eventuali moderazioni.
    Buon divertimento, partecipate in tanti! [SM=g7255]
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    _Stellamarina_
    Post: 5.336
    Città: ROMA
    Età: 44
    Sesso: Femminile
    00 17/09/2009 11:34

    I Capitolo.

    C'era una volta, Maudi, piccolo villaggio di elfi. Tutti si conoscevano, e tutti sapevano tutto di ognuno. Il villaggio era all'interno della foresta nera di Skeywoods, circondato da una fitta ragnatela di alberi, dove persino il sole faticava ad entrare.
    Ma proprio lì, su Maudi, il sole spendeva di giorno e le stelle si impadronivano del cielo la notte.
    Le casette, basse, erano tutte colorate ed erano prive di porte e finestre, questo perchè la temperatura era sempre mite, e soprattutto perchè gli abitanti del villaggio erano tutti una grande famiglia.
    Un giorno Gouff, l'elfo anziano del villagio, si recò ai margini del paese, e qui trovo una cesta, con una bimba dentro.
    Era bellissima ma, la prima cosa che Gouff notò fu quella che la bimba, non aveva le orecchie a punta degli elfi. Era umana.
    La prese con se e le diede il nome di Juli.






    Vieni e iscriviti al nostro concorso. Ti aspettiamo!!

  • basettun
    00 18/09/2009 17:57
    Dopo qualche anno Juli era diventata una bimba bellissima, coi capelli lunghi e biondi che coprendole le orecchie ne nascondevano l’origine umana. Gli abitanti di Maudi la vedevano sempre sfrecciare da un capo all’altro del villaggio perché Juli correva sempre in lungo e in largo e non si fermava un momento. Aveva l’argento vivo addosso quella bambina e aveva saputo conquistarsi la benevolenza di tutti perché rideva e scherzava e faceva l’aquilotto con le braccine larghe svolazzando per le vie.
    A volte Juli si era spinta fino ai confini della foresta e si era fermata a guardare i campi immensi che la circondavano, sentiva un forte desiderio di esplorare quelle terre ma non aveva il coraggio di andare, era ancora troppo piccola, o le mancava un compagno di viaggio che potesse condividere con lei quell’avventura. Ma durante le sue scorribande aveva scoperto il segreto della foresta, svelato a lei chissà per quale misterioso fine, e sapeva come eludere il sistema di protezione che da sempre impediva il passaggio agli sconosciuti. Forse fu solo un caso, ma un giorno Juli si mise a giocare all’aquilotto girando per minuti interi attorno al grande pino e dopo 100 giri la foresta si era aperta mostrandole un sentiero e Juli, spaventata, era corsa via.
    Era un segreto e non l’aveva raccontato nemmeno a nonno Gouff.
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    _Mamu_
    Post: 2.491
    Città: SIRACUSA
    Età: 41
    Sesso: Femminile
    00 20/09/2009 15:09
    Ma il nonno Gouff guardando il cielo vide la grande aquila spiegare le sue ali verso il Monte Cupo al di là della foresta di Skeywood e capì che presto il Mago Maleficus sarebbe ritornato alla ricerca della piccola Juli.
    Quando l'elfo cattivo aveva osato sfidare il grande Gouff per governare Maudi secondo i suoi principi, Gouff si avvalse del dono più prezioso per la sua piccola comunità, la possibilità di rivolgersi alla Fata Bianca, "Fata dell'amore e della concordia" aveva esordito Gouff "Maudi è minacciata da Maleficus, ha potenziato le sue abilità in fatto di magia nera e vuole allontanare noi elfi dai sogni dei bambini, come potremo realizzare le loro richieste se nessuno si ricorderà di noi?" "Il suo potere è forte e crudele" rispose la Fata Bianca "Abbiate pazienza e coltivate i sogni di una fanciulla che all'alba del nuovo giorno troverete avvolte in fasce ai margini di Maudi, salvando i suoi sogni lei crescerà forte e furba, vivace e gioviale, bella e determinata, sarà lei a riportare Maudi aì bambini, proteggetela da Maleficus, nascondetegli la sua natura".
    Ora che l'aquila era in volo, qualcosa era successo, qualcosa che aveva messo in allarme i guardiani della foresta nera al cospetto del tremendo Mago.
  • basettun
    00 27/09/2009 22:49
    Al polso di Maleficus il bracciale aveva vibrato a intermittenza segnalando che i cancelli della foresta di Skeywood erano spalancati, la piccola Juli col suo gioco ingenuo aveva disinserito il sistema di sicurezza ed ora Maudi era esposta al rischio di un’invasione.
    Maleficus raccolse tutti i suoi tentacoli disseminati per la stanza, che intanto si erano azzuffati e intrecciati con nodi da marinaio difficili da sbrogliare, li ficcò di forza nel suo marsupio maledicendo il giorno che aveva deciso di farli crescere e saltò a quattro gradoni alla volta la scala del castello, si precipitò nella sala d’armi e radunò le sue guardie.
    “All’armi!” gridò, “preparate l’esercito di blatte, le flotte di bisce e gli stormi di pipistrelli, pronti tutti fra un’oraaaaa” poi si girò verso il ritratto di sua madre che sogghignava e mormorò “Oggi conquisterò Maudi”.
    A Maudi, intanto, il vecchio Gouff si era sistemato accanto alla piccola Juli che dormiva, le aveva calzato una specie di cappello con tubicini di vetro e ampolle appese al soffitto che formavano un intreccio da distilleria, era la macchina cattura-sogni. Quando la bimba cominciò a sognare, piccole nuvolette si sprigionarono dalla sua testa e guidate dal copricapo, furono indirizzate nell’alambicco, filtrate e purificate e trasformate in goccioline che sembravano d’acqua, era l’acqua dei sogni di una fanciulla. Gouff la raccolse in un’ampolla e la nascose nel granaio.
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    _Stellamarina_
    Post: 5.336
    Città: ROMA
    Età: 44
    Sesso: Femminile
    00 28/09/2009 10:54
    L'esercito di Maleficus si mise in marcia. Erano tutti pronti, neri come la notte e rumorosi, tanto da far volare lontani gli uccelli nel cielo.
    La mente di Maleficus pensava e rimuginava sui fatti accaduti. Mentre il suo bracciale continuava a vibrare.
    Nel frattempo, nel villaggio di Maudi, nonno Gouff si preparava a spiagre alla sua piccola che anche loro erano pronti a partire.
    Il villaggio era infatti animato da una sorta di eccitazione che correva dal sottobosco per arrivare a tutti gli elfi, mezzelfi e animali presenti nel villaggio. Tutti erano in piena ansia...
    Non appena Juli arrivo da nonno, lo trovò seduto nel suo trono ricavato da un albero. E tutti i cosiglieri attorno.
    << Entra July >> disse nonno Gouff << dobbiamo parlarti >>.
    [Modificato da _Stellamarina_ 28/09/2009 10:54]






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    rosarossa79
    Post: 36.157
    Sesso: Femminile
    00 20/10/2009 11:20
    lei entro'
    vide tutti riuniti,tutti seri
    e capi che qualcosa era accaduto o doveva accadere
    " che succede nonno " disse






    ---------------------------------------------
    - Prendi un piatto e tiralo a terra.
    - Fatto.
    - Si è rotto?
    - Si.
    - Adesso chiedigli scusa.
    - Scusa.
    - È tornato come prima?
    - No.
    - Adesso capisci?



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    _Stellamarina_
    Post: 5.336
    Città: ROMA
    Età: 44
    Sesso: Femminile
    00 30/10/2009 11:18
    << Ecco tesoro >> disse Nonno Gouf << Stanotte qualcosa è successo, le porte si sono aperte, le porte della magia, le porte dei sogni. Quesi sogni fatti da tutti i bambini della terra durante le notti. Se non riusciamo a vincere questa battaglia, tesoro mio, il potente Maleficus sradicherà i nostri ricordi dalla mente dei bambini. E noi non esisteremo più. >> Questo discorso, così brutale del Nonno, turbò parecchio la giovane, ma il vecchio continuò.
    << Stanotte il mago è partito con il suo grande esercito di mostri, sono tutti pronti per distruggerci, e solo una persona può risovere il problema, Juli, e quella persona sei tu. Devi partire subito, immediatamente, uscire dalle porte della foresta e andare a combattere contro Maleficus. Io ti preparerò un esercito di elfi e mezz'uomini di altri regni, che ti raggiungeranno tra pochi giorni. Ma tu intanto devi andare >>. Era questo l0unico modo di proteggerla e proteggere nel contempo il villaggio e i suoi abitanti.
    E così fu. Juli parti, accompagnata dal suo fedele coniglio Glauco, l'elfo Rodreriq, la maga Claudel, montarono sui migliori cavalli di Maudi e partirono al galoppo.
    Ma da lontano, una figura incappucciata li guardava.
    [Modificato da _Stellamarina_ 30/10/2009 11:20]






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  • basettun
    00 31/10/2009 22:55
    Era Giudak, il figlio che nonno Gouf aveva avuto dalla nonna della maga Claudel, la splendida Diana che tanti anni prima era stata sua amante per una notte sola e solo in sogno, ma così intenso che lei la mattina successiva l’aveva schiaffeggiato. “Ed ora”, gli aveva detto, “questo figlio sarà tuo e moltiplicato per quattro”.
    E infatti Giudak era cresciuto di un anno ogni quattro e dopo cinquant’anni sembrava ancora un adolescente, ma con l’esperienza di vita di un uomo adulto.
    Gouf aveva accolto quel bambino lento come un dono confezionato in modo talmente ermetico che per goderne avrebbe dovuto impiegare l’intera vita, a scioglierne i nodi, a sbrogliarne i nastri, a staccarne con cautela gli adesivi sigillati e senza mai cedere all’impazienza di scoprirne le virtù o rivelarne i difetti, senza strappare alcun lembo della carta gioiosa che l’avvolgeva per timore di sgualcire accidentalmente anche il suo contenuto.
    Giudak era cresciuto buono e a dispetto del nome che gli era stato imposto era leale e tenero, guardava Juli che si allontanava al galoppo e decise di seguirla per proteggerla, quella bambina era un sogno ch’era arrivato in ritardo nella sua vita, ma in ritardo era anche lui e bambino anch’esso seppur solo nel corpo, se n’era innamorato. Che strano, nel villaggio di Maudi accadeva tutto al contrario.
  • basettun
    00 23/11/2009 22:48
    E così erano in quattro palesi e uno nascosto, come nelle migliori squadre d'incursori, Juli che portava con sé l'ingenuità e la purezza dei bimbi, il coniglio Glauco che aveva sempre l'aspetto impaurito ma all'occorrenza sapeva scattare come una molla e gli occhi non riuscivano a seguirlo, l'elfo Rodreriq forte e coraggioso come un leone che sfidava la morte ogni giorno, la maga Claudel che conosceva ogni segreto della magia e il suo strano zio Giudak, ignoto al resto della compagnia e che li avrebbe protetti da lontano.
    [Modificato da basettun 24/11/2009 21:48]
  • basettun
    00 27/11/2009 17:13
    OT: lo so che sto violando la regola n. 7 (non si può postare due volte consecutive), ma è un peccato non continuare "la nostra favola"

    CAPITOLO 2

    L'incontro con l'orco Pedo il filosofo

    Fuori del villaggio di Maudì il mondo era cattivo, il primo incontro della compagnia fu con l'orco Pedo detto il filosofo. Juli si avvicinò da sola per chiedergli indicazioni sulla strada per Ismanì e lui, garbato, la prese per mano e l'accompagnò in casa per offrirle dell'acqua fresca. Dall'orto aveva appena raccolto un cesto di frutta e la offrì alla bambina.
    - Ma è acerba - disse Juli, e infatti la frutta era immangiabile - perchè la raccogli ancora cruda?
    Ma Pedo era chiamato il filosofo proprio perchè sapeva inventare teorie improbabili sulle virtù della frutta acerba.
    - La frutta acerba è più buona - disse Pedo - mi dà quel senso di giovinezza che ormai ho perduto e le sue vitamine sono ancora fresche e non si ribellano.
    - Non la voglio - disse Juli e scattò fuori dove Rodreriq, approntato un laccio, lo prese a un piede mentre l'inseguiva, lo appese a testa in giù al primo albero e gli lasciò il cesto della frutta acerba sotto la testa.
    - Se sei ancora vivo, al nostro ritorno ti libero. Nel frattempo dovrai sopravvivere con quel cesto di frutta e con le sue vitamine acerbe. Andiamo Juli!
    Ripresero il cammino.


    [Modificato da _Mamu_ 24/01/2010 18:43]
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    _Mamu_
    Post: 2.491
    Città: SIRACUSA
    Età: 41
    Sesso: Femminile
    00 27/11/2009 23:18
    Il paesagio era cupo, il cielo terso e le sterpaglie e le pietre mostravano la fiera durezza di quel posto inquietante animato da esseri dalle strane fattezze. Animali mai visti scappavano fra striduli versi come fossero sorpresi e infastiditi dalla presenza degli insoliti viandanti.