"Stanchi del solito gattino che si rifa le unghie sul vostro divano? Stufi del solito cane che vi porta il giornale e le ciabatte?" ... "Desiderate un gatto con un look più esotico?" ... (Non preoccupatevi: chiedete e vi sarà dato!) ...
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I grandi gatti di cui sto parlando sono creati in laboratorio e sono il risultato dell'incrocio di comuni gatti domestici e felini selvatici, sono "prodotti in serie limitata" e sono costosissimi.
Il gatto più costoso e raro al mondo è l'Ashera,nella foto un esemplare, l'ultimo "prodotto" di un gruppo di genetisti californiani della Lifestyle Pets. L'ASHERA è l'incrocio tra un gatto domestico, un gatto selvatico africano ed un gattopardo asiatico. La sua lunghezza può superare il metro e venti, pesa 15 kg e vive fino a 25 anni. Somiglia molto ad un giaguaro. Il CARACAL è, invece, una piccola lince, dall'aspetto particolarissimo: ha il mantello del colore di quello di un leone e le orecchie nere, grandi ed estremamente appuntite. Arriva a pesare 18 kg. Il SAFARI risulta invece dall'accoppiamento del Geoffreys Cat, un gatto selvatico, con un gatto domestico. Il SAVANNAH, infine, è il più diffuso ed è l'incrocio tra un maschio di Serval (un felino africano di media grandezza) ed una gatta domestica. Di dimensioni uguali all'Ashera, ha il pelo maculato come quello di un leopardo.
Il costo di questi grandi gatti "dal look esotico" Nel passaggio dalla prima generazione, che ha il 50% di Dna selvatico, alla quinta, che ne possiede solo il 5%, il prezzo può variare tra i 28.000 a 4.000 dollari.
Il più costoso tra tutti è l'ASHERA, prodotto dal 2007. Costa da 22.000 a 28.000 dollari (quasi 20.000 euro) e all'inizio fu "sfornato" in numero limitato (solo 100 esemplari), già tutti prenotati. L'Ashera è stato creato per soddisfare le richieste di ricchi clienti che probabilmente desideravano vedere un leopardo aggirarsi per loro salotti, ma non potendo averne uno di dimensioni naturali (pone problemi facilmente immaginabili ...) se ne sono fatti "fabbricare" uno "portatile" ... (portabile anche al guinzaglio, come si può notare in foto.)
Gli sponsorizzatori di tali ibridi asseriscono che questi gattoni di selvatico hanno soltanto l'aspetto, ma che, in realtà, sotto quella bella pelliccetta esotica, nascondono in sé l'indole di un micio domestico tutto coccole e fusa. Di certo sono più forti di un gatto domestico e sono degli egregi saltatori: i Caracal arrivano a saltare fino ad un'altezza di 3 metri da fermi e sono, per questo, degli abilissimi predatori di piccoli uccelli. Sono vietati in famiglie con bambini che abbiano meno12 anni di età. Questo è almeno quanto accade negli USA, dove in molti Stati è legale detenere tali "super-cats".
Da noi in Italia non è consentita la loro detezione( e ci manca...con il randagismo che c'è,ci mancano proprio questi micioni...) da parte di privati, a meno che non si ottenga una speciale autorizzazione che viene però concessa generalmente solo a circhi e zoo. Questi gattoni, infatti, hanno non solo il genoma di animali inseriti in una lista di "specie a rischio" quindi importarli non è semplice, ma risultano essere degli ibridi di felini pericolosi.
La creazione di questi ibridi. che vorrebbero fondere aspetto selvatico ed indole domestica, non è salutata da tutti con eguale entusiasmo. Pensiamo non occorra essere animalisti oltransisti per rimanere perplessi davanti a tali esperimenti umani ....
Un membro della Human Society of the United States face una considerazione, assai sensata: "Si può togliere un animale alla giungla, ma non si può togliere la giungla dall'animale."
Riportando tale osservazione non si vuole sottoilineare la pericolosità di tali "nuovi" felini dovuta al fatto "che portano ancora la giungla dentro di loro". Possiamo credere ai proprietari quando dichiarano che non sono aggressivi e anche a quanti asseriscono che quella con loro è in ogni caso una convivenza che richiede un maggior numero di attenzioni di quello richiesto da un gatto domestico: per esempio, non devono essere trascurati, poiché ciò può portare ad un riemergere e rafforzarsi della loro parte selvatica a scapito di quella domestica.
Ciò che preme è il puntualizzare dei presupposti e risvolti etici di queste "invenzioni" umane, connotati dall'assoluta mancanza di rispetto verso la natura e le altre specie. Perché creare un nuovo animale che non è nè selvatico nè domestico e non lasciare invece i selvatici nelle loro giungle e tenere i domestici nelle nostre casette al caldo e al morbido?
La risposta agghiacciante è solo una: perché qualcuno ha voglia di avere un minilepoardo in casa: oppure, avere a tutti i costi un suo cucciolo di Ashera tra le braccia: "Non abbiamo mai avuto un cane .. Questo sarò il nostro cane!" (si riferisce alle dimensioni, ma forse tra un cane ed un gatto esistono anche altre differenze, almeno a noi così sembra!) ...
Il gatto, il piccolo gatto domestico che vive nelle nostre case, è considerato un animale perfetto (e non solo da Leonardo da Vinci, che lo definì "il capolavoro della natura"): un animale che aveva concluso la propria evoluzione già milioni di anni fa e che non ha più avuto necessità di mutare data la perfezione che aveva raggiunta.
La domanda da porsi è quindi, secondo noi: perché l'uomo si diverte ancora a manipolare la natura? Qual è il motivo?
Possibile che la risposta debba sempre e soltanto essere: la noia e la voglia di stravaganza di persone ricche e la sete di guadagno di persone ancora più ricche?
Oppure, anche in questo caso, potrebbe aver avuto il suo potere quella che potrei chiamare "la sindrome di Doktor Frankenstein" dell'umanità, il suo volersi sostituire alla natura o, per chi ci crede, a Dio, un difetto di fabbricazione sulla clonazione dei cani.
Fonte
Rabbrividisco al pensiero fin dove può spingersi l'uomo in queste assurde invenzioni
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