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Il corallo ha una consistenza durissima: toccare un ramo di corallo è come toccare una pietra.

E' formato da polipi che presentano una base rigida e un apice tentacolare retrattibile.

I polipi del corallo costituiscono una specie di società: se uno di essi riesce a catturare più placton degli altri, cede il superfluo al resto della colonia.

Riproducendosi, i coralli ingrandiscono il ramo con il moltiplicarsi delle teche ricche di carbonato di calcio e di composti di ferro: di qui il caratteristico colore rosso.

Un tempo questo bellissimo esemplare si trovava anche ad una ventina di metri di profondità; oggi non più, al massimo si possono trovare dei rami minuscoli e di nessun valore commerciale nelle zone di mare meno frequentate.

Il corallo rosso cresce a non meno di 50 metri di profondità , ma per trovarne in quantità soddisfacente si deve scendere a circa 100 metri con speciali autorespiratori.

Nell'acqua gelida, percorsa dalle correnti, il mitico oro rosso vive indisturbato nello scrigno del mare profondo.

Tuttavia, ci sono uomini che giornalmente scendono a quote da brivido per impossessarsi di questo oro, infatti la febbre dell'oro rosso è altissima e anche molto pericolosa, infatti è costata la vita a molti uomini che durante l'immersione non sono più tornati in superficie e hanno perso l'uso delle gambe in quanto con temperature elevate si incombe spesso nell'incubo dell'embolia gassosa.

La ricerca dell'oro rosso è stata da sempre praticata nonostante questa sia molto pericolosa.
[Modificato da _Stellamarina_ 25/02/2010 12:13]






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