00 25/06/2010 22:59
E invece no, Lucrezia si sposa davvero. Ha scelto una poesia di Nazim Hikmet e abbiamo deciso di (S)comporla su 24 tavolette mentre nella 25^ sarà riportata la poesia intera, naturalmente mi sono riservato il privilegio di conservare la 25^ tavoletta quele ricompensa per il lavoro e la mia amica non ha obiettato.
Ho scelto di fare 4 file di 6 tavolette e ogni fila avrà un colore di fondo, giallo, rosso, blu e verde, ma ogni tavoletta di ogni fila sarà di un tono crescente rispetto a quella precedente perciò avremo una fila di 6 tavolette gialle dal giallo cadmio chiaro al giallo cromo arancio, una fila di 6 tavolette rosse dal rosso cadmio al violetto, una fila di 6 tavolette blu dall'azzurro al ceruleo, una fila di 6 tavolette verdi dal verde veronese al verde cadmio.
La base sarà del tono scelto ma trasparente sul quale interverrò con sfumature e acrobazie tecniche, mentre il testo sarà realizzato col graffito a getto d'acqua.
Ecco la poesia e una nota sull'autore ed ecco la prima sequenza del lavoro, la più noiosa, imbiancatura, carteggiatura e reimbiancatura delle tavolette di multistrato 12mm

“I giorni son sempre più brevi
le piogge cominceranno.
La mia porta, spalancata, ti ha atteso.
Perché hai tardato tanto?
Sul mio tavolo, dei peperoni verdi, del sale, del pane.
Il vino che avevo conservato nella brocca
l’ho bevuto a metà, da solo, aspettando.
Perché hai tardato tanto?
Ma ecco sui rami, maturi, profondi
dei frutti carichi di miele.
Stavano per cadere senz’essere colti
se tu avessi tardato ancora un poco”.

(Nazim Hikmet, 1948)

Nazim Hikmet è stato un poeta turco, naturalizzato polacco alla fine degli anni ‘50, quando la Turchia gli tolse la cittadinanza per motivi politici. E’ considerato uno dei più grandi poeti del ventesimo secolo, rivoluzionario nell’introdurre versi liberi ed uno schema colloquiale nel compassato schema letterario ottomano.

[Modificato da basettun 25/06/2010 23:02]