Giolau io sono cristiana, credo in Dio e credo nella vita dopo la morte ma trovo il racconto che hai postato assolutamente condivisibile e non in contrasto con la mia visione. La prospettiva della vita dopo la morte dà un senso alla vita, ma la vita è tale, non è in funzione della morte! Io credo fermamente nel valore della mia vita e nella ricerca della gioia, ma di quella autentica. Io non credo che la religione cristiana inciti a soffrire questa è una visione semplicistica e superficiale, la religione cristiana semplicemente guarda alla vita nella sua complessità. C'è la gioia e c'è la sofferenza che se affrontata nella prospettiva della gioia diventa costruttiva. Di più, io penso che le leggi morali siano uno schema da applicare alla vita e all'interno di quelle maglie c'è lo spazio per sperimentarsi, per sbagliare, per testare quanto di vero e quanto di falso c'è in quelle parole. Io credo anche nella necessità di sentire il proprio percorso e interpreto così il valore e il senso del perdono, un dono immenso che ci è stato fatto proprio perchè siamo degli sperimentatori.. ho la teoria, la pratica con tutte le sue imperfezioni è mia, Dio mi ha creata con le risorse giuste per affrontare questa vita, mi ha dato fiducia e mi permette di sviluppare il mio cuore e in esso trovare Lui.