Secondo il mio parere, ciò che dici è tutto giusto e tutto contestabile, la ricerca del partner, o meglio del tipo di partner nasce da esigenze psicologiche di cui non conosciamo appieno le motivazioni.
La ricerca di un compagno che assomigli in qualche modo ad un genitore dell'altro sesso, fisicamente e psicologicamente, è forse uno dei motivi principali della scelta ma non l'unico.
Sicuramente cercare qualcuno che ci dia la sicurezza dell'affetto genitoriale che forse in qualche modo non abbiamo sentito è molto appagante ma secondo me non è tutto.
Cercare un partner che sia simile a noi nel fisico o nel carattere non lo penso possibile in quanto due polo uguali si respingono non si attraggono, e poi che vita sarebbe senza “baruffe” litigi, discussioni su pareri discordi ecc.? Non ci sarebbe “crescita” in nessuno dei due, una vita “ piatta “.
Cercare qualcuno che sia diametralmente opposto e complementare per migliorare se stessi e l'altro si entrerebbe nella sfera del “bisogno” e quindi non sarebbe una relazione sana perché basata sul bisogno e non sul desiderio.
Io penso che nell'universo niente avviene per caso, quando incontriamo qualcuno e scatta dentro di noi l'immediato desiderio di lui come compagno è perché, se lontani dalla logica del bisogno e dalla manipolazione per volerlo cambiare, in quel momento per una stagione o per sempre abbiamo da lui o lei qualche cosa da imparare, ci serve per la nostra crescita interiore, per realizzare quel desiderio che abbiamo manifestato all'universo e che esso ci ha inviato.
Se poi l'unione sia per poco o per sempre dipende solo da quanto abbiamo da apprendere e, finito il suo scopo, se ne andrà, o saremmo noi con il nostro comportamento a farlo allontanare. La sua lezione è finita e noi abbiamo bisogno, ricevuto ciò che ci serviva, di andare avanti nella nostra crescita da soli o con un altro partner.
Il cambiamento ha luogo quando superiamo un ostacolo alla volta!