| | | OFFLINE | | Post: 5.336 | Città: ROMA | Età: 44 | Sesso: Femminile | |
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10/09/2009 17:24 | |
Sposto in questa sezione, mi sembra più idonea, e inoltre aggiungo questo da Virgilio notizie:
Riprende il via l’iter della legge sul testamento biologico, che dovrebbe concludersi verso la fine di ottobre, quando il testo arriverà in aula. L’approvazione in Senato fa pensare che le modifiche saranno poche, anche se in questi giorni ci sono stati parecchi eventi che hanno animato il dibattito.
Il premier Silvio Berlusconi ha espresso l’auspicio che la legge sul testamento biologico possa consolidare i rapporti con la Chiesa, dopo il “caso Boffo”. Dario Franceschini ha subito replicato, criticando le parole del premier come “merce di scambio con la Chiesa”. Il presidente della Camera Fini è ritornato sul tema condannando il “rischio di uno Stato etico”, ma nella maggioranza c’è dissenso e il presidente dei senatori Pdl Gasparri ha bocciato la tesi di Fini.
Il testo della legge, che fa discutere, prevede che: i medici non siano obbligati a tenere conto delle volontà espresse dal malato nel testamento. E’ un punto che sarà oggetto di contesa in Commissione, il cui presidente Giuseppe Palumbo precisa "Non è mai successo che venga scelto un teso base diverso da una legge già approvata dall'altro ramo del Parlamento. Sarà lavoro del relatore integrare quel testo con gli altri progetti di legge presenti".
Il medico può non rispettare la volontà del malato. Sei d’accordo?
Le “biocard” e il registro dei testamenti biologici
La fondazione Veronesi è stata la principale artefice del registro telematico dei testamenti di vita. E molti comuni, dal decimo municipio di Roma, a Genova, a Pisa, hanno istituito un registro dei testamenti biologici. In attesa di una legge, molte associazioni hanno messo on line i moduli per compilare le “biocard”, atti formali con i quali il malato indica le sue volontà riguardo a futuri trattamenti sanitari qualora le proprie facoltà mentali siano annullate o gravemente ridotte. Le biocard non hanno valore legale, ma in mancanza di una legge appunto ancora in discussione, molti giudici riconoscono le volontà espresse dal malato, a volte espresse anche realizzando un video.
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