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Piante e Fiori

Ultimo Aggiornamento: 10/10/2011 20:04
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04/04/2011 08:16
 
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Passiflora

La passiflora è una piante preziosa per la cura naturale di ansia e insonnia grazie alle sue proprietà calmanti e sedative.

Passiflora
La passiflora è una pianta molto affascinante, elegante, di grande effetto diffusa nelle foreste del Sud America; ne esistono più di 500 specie a cui si vanno ad aggiungere più di 500 ibridi, bella famiglia numerosa!
Ciò che attira di più e colpisce di questa pianta sono i suoi fiori, a forma di corona costituita da filamenti colorati ed arricciati con tendenze cromatiche molto particolari.
Della corona si possono notare l’alternanza molto particolare dei colori, che sembrano invitare gli insetti a volteggiare per poi posarsi romanticamente su di lei.

La passiflora è anche chiamata “Fiore della passione” nome attribuitegli dai missionari provenienti dai lunghi viaggi nel Nuovo Mondo da Cristoforo Colombo in poi, colpiti dalla forma particolare che ricordava simbolicamente la “passione” di Gesù, la Corona di spine portata sulla sua testa, le 5 piaghe simboleggiate dalle 5 antere disposte a cerchio e i chiodi usati per la crocifissione rappresentati nel fiore dai 3 stigmi. Fu Linneo che nel 1753 gli diede il nome e conseguentemente il significato religioso.

Questa pianta non finisce di stupire, infatti, produce anche dei buonissimi frutti dal sapore particolare e delicato da mettere ad esempio all’interno dello yogurt, oppure da usare come ingrediente nei dolci o ancora per produrre gelati e bevande esotiche e raffinate. Mentre i fiori possono avere tantissime tonalità, dal blu, al viola al bianco screziato, i frutti hanno un color arancione.


Proprietà della passiflora
In ambito farmacologico e fitoterapico la passiflora può essere impiegata soprattutto per le sue finalità sedative e tranquillanti, infatti ha poteri calmanti e distensivi per gli adulti, ma è anche valida e si può adottare per blande terapie tranquillanti in ambito pediatrico, sempre ovviamente su consiglio medico.
Secondo alcuni studi condotti presso l’Università di Verona, alcune tipologie di passiflora avrebbero al loro interno delle particolari sostanze utilizzabili a scopo antibiotico e anche antitumorale.

Passiflora
Questo bel rampicante, è dunque utilizzato da anni a livello di medicina fitoterapica, ha molti flavonoidi come ad esempio l'iperoside e la vitexina i quali si legano ai recettori cerebrali e li attuano l’azione sedativa e calmante sul sistema nervoso centrale, in particolare sulla zona motoria del midollo spinale e sui centri del sonno. Ma l’azione delle sostanze contenute in questa pianta hanno anche effetto positivo sulla muscolatura liscia, sia gastrointestinale sia bronchiale.
Il suo impiego induce un sonno simile a quello fisiologico, senza dare assuefazione come fanno invece alcuni farmaci.
Si tratta di una pianta con pochi effetti collaterali seri o provati. È però sconsigliata durante la gravidanza e l'allattamento.

Attenzione all’interazione con barbiturici, sedativi e alcuni antidepressivi, poiché potrebbe aumentare l'effetto sedativo e prolungare la durata del sonno.
Può in alcuni casi innalzare la pressione sanguigna se si assume caffeina.


Passiflora: consigli per coltivarla
Tra le diverse e numerose tipologie quella che nel nostro Paese si coltiva di più è la passiflora Caerulea, le cui peculiarità sono quelle legate a una buona resistenza al freddo, quindi resiste sulle nostre terrazze che poi in primavera e in estate ne godranno tutta la bellezza.

L’unico accorgimento dal punto di vista della coltivazione è legato al drenaggio, che in questa pianta va curato, poiché è consigliabile evitare il più possibile i ristagni di acqua, che danneggerebbero le radici e di conseguenza tutta la parte vegetativa. È possibile evitare il ristagno dell’acqua aggiungendo della sabbia all’interno dei vasi mescolandola alla terra, in questo modo si favorirà la fuoriuscita di acqua in caso fosse troppo abbondante.
Autore: Alessandra Mallarino






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- Prendi un piatto e tiralo a terra.
- Fatto.
- Si è rotto?
- Si.
- Adesso chiedigli scusa.
- Scusa.
- È tornato come prima?
- No.
- Adesso capisci?



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