Il primo ostacolo sul sentiero spirituale, qualsiasi sentiero spirituale, è quello del dubbio distruttivo: non credere a priori, per partito preso, che le cose possono cambiare.
Per una personalità debole, non credere è la scelta più facile, la scelta che ci protegge dai dubbi, ci tutela dal mettere in crisi noi stessi; l'ego ha un meccanismo tale per cui cerca di difendersi, cerca di non mettere in discussione se stesso. Se non abbiamo uno squarcio di apertura, di disponibilità, non cambieremo mai.
E' comodo non cambiare, ma la resistenza al cambiamrnto è la causa di tutte le nostre sofferenze.
Pensiamo al lutto, alla depressione, all'avversione per come è strutturata la nostra vita fino a questo momento. La sofferenza è data dalla misura della nostra resistenza, resistenza a riconoscere che, se una cosa è accaduta, esistevano delle cause e delle condizioni che l'hanno fatta accadere.
Quindi mancanza di accettazione e mancanza di saggezza, quando uno rifiuta di vedere le cause e le condizioni che l'hanno portato a quella situazione che adesso rifiuta e a cui sta resistendo.
Maggiore è la resistenza, più grande è la sofferenza.
Questo succede perché crediamo che se ci è capitata questa sfortuna tra capo e collo, non dipende da noi, è sempre colpa degli altri. Quindi la debolezza di non attingere alle nostre capacità, di non dare il meglio di noi stessi.
Ecco perché il rifiutare, il non vedere, la resistenza al cambiamento sono le cause di tutte le nostre sofferenze.
Il cambiamento ha luogo quando superiamo un ostacolo alla volta!