Molti spunti interessanti in tutti i vostri interventi. Anch'io come Mamu vedo la confessione anzitutto come un'esperienza di accoglienza, in cui il prete che in molti casi ha più difetti di te è solo il ministro e il tramite, ma non è indifferente andare dall'uno o dall'altro perché ognuno la interpreta diversamente.
Il fatto di confessare direttamente a Dio, da una parte mi sembra superfluo perché in tal caso lui sa già tutto
dall'altra noi siamo di solito molto indulgenti con noi stessi...
il fatto di dover "rendere conto" a un altro è molto più difficile e sicuramente un atto di grande umiltà. Ciò non toglie nulla alla difficoltà che questo comporta per vincere l'amor proprio.
Il perdono dell'altra persona, allo stesso modo, è un riabbraccio ed è altrettanto difficile. Spesso, soprattutto in caso di tradimento, entra in gioco anche la fiducia. Per cui io posso perdonare chi mi ha tradito per ciò che ha fatto, ma recuperare la fiducia è un'altra cosa.