Superstizione

Con il termine superstizione si indicano credenze di natura irrazionale che possono influire sul pensiero e sulla condotta di vita delle persone che le fanno proprie, in particolare la credenza che gli eventi futuri siano influenzati da particolari comportamenti senza che vi sia una relazione causale (Wikipedia).

Vi propongo un gioco: raccogliamo tutte le forme di superstizione diffuse nel nostro contesto sociale e proviamo a immaginarne l'origine.. sono bene accette le ipotesi più assurde e divertenti oltre che quelle più filosofiche e antropologiche.

E poi, la domanda di rito non può mancare: e voi siete superstiziosi??

Io non credo di essere superstizioza. Continuo a camminare anche se un gatto nero mi attraversa la strada, passo tranquillamente sotto le scale e se mi cade del asale lo raccolgo e lo getto senza poi nessun problema.
Il 13 e il 17 sono numeri come altri ...

Non sapevo che la caduta del sale porta male, sei sicura Stella?, dalle mie parti porta male se cade l'olio, ma non qualche goccia, deve cadere una bottiglia d'olio e rompersi e ti sei assicurato un'infinità di guai, secondo i superstiziosi. Però c'è un rimedio efficace, basta gettare sull'olio versato un pugno di sale, ma girati di spalle, e la malasorte svanisce.

questa dell'olio la sapevo anche io... ma del sale mi ricordavo che se cadeva del sale sulla tavola portava male...
Così come lo specchio rotto.
Io non ci credo e ne ho rotti tanti di specchi...(ma non specchiandomi )

Io credo che se qualcuno ama col cuore, fa una promessa e poi non la mantiene porti male al futuro della sua anima in quanto facendo cosi la fa sanguinare e poi come dice BAZZ muore.

Spettacolo Partigiano...

Il malocchio è l'invidia delle persone che si trasforma in malasorte, perciò quando si racconta qualcosa di buono che ci riguarda, dalle mie parti ci si tocca i testicoli. Io non lo faccio perchè non ci credo ma sarei curioso di conoscere i motivi di questo gesto.

io non sono superstiziosa, però delle volte, di fronte a certe coincidenze mi vien il pensierino...
se vedo un gatto, gli corro dietro per accarezzarlo!!
pure se è nero!
perchè i gatti mi piacciono troppo! soprattutto quelli neri!
se cade del sale, non lo lancio alle spalle, soprattutto dopo aver pulito tutta la mattina!
vesto spesso di viola, da una vita ormai!
e infatti da li deriva il mio soprannome dalle medie : "strega"..
alla fine penso che queste fissazioni siano state create dall'uomo per trovare una giustificazione alle cose che vanno male per colpa sua!!

In linea di massima non ci credo, ma nel dubbio evito. Non capisco inoltre perchè ogni volta che un gatto nero mi incrocia per strada.. si gratta le p....

Bhe le donne non si toccano niente perchè hanno altro di meglio a cui pensare piuttosto che credere alle superstizioni, cosa che invece fanno gli uomini toccandosi il "cavallo" dei pantaloni
Io non credo al malocchio, a quelli che dicono di levare il malocchio o cose del genere..

Ho chiesto alla nonna (98 anni) perchè c'è l'usanza di toccarsi i testicoli (si chiamano così Stellina, non cavallo dei pantaloni...pudica) quando qualcuno ci fa un apprezzamento per una cosa buona che ci è capitata. Lei mi ha guardato come se guardasse ancora il suo nipotino di dieci anni e mi ha chiesto "ma tu cu si?" (ma tu chi sei?), "sugnu to niputi Paulu" (sono tuo nipote Paolo) le ho risposto, "rimmi nonna, chi boli diri?" (dimmi nonna, che vuol dire?) e così mi ha spiegato che nell'antichità una megera, invidiosa, aveva lanciato un anatema a un giovane che aveva avuto fortuna: "chi mi ti carunu i palli!" (ti auguro di perdere i testicoli!). Il giovane prese a toccarsi di continuo per controllare che le ghiandole fossero ancora al posto giusto.
Ma ecco il suo racconto nella lingua originale:
"Nu iornu na zoccula vitti nu bellu giuvini ca so nnamurata e si ricurdau ca a idda non sa vossi futtiri. Chi mi ti carunu i palli, nci rissi, e chi non mi po' futtiri chiù!"

So che anticamente si pensava che l'anima delle streghe bruciate al rogo si incarnasse nei gatti neri e che venisse liberata passando dove è passato il gatto.. ovviamente la strega era infuriata e scaraventava la sua rabbia sul primo che gli capitava a tiro.

L'olio che cade porta sfiga perchè se qualcuno di voi ha mai raccolto le olive sa cosa vuol dire disperderne..

Tempo fa gli specchi penso fossero roba da nobili.. romperli significava perdere un patrimonio.

13 è il numero dei commensali all'ultima cena.

Passare sotto le scale porta sfiga secondo me perchè le scale da muratore potevano essere traballanti e si tutelavano i bambini incutendogli timore..

Sono convinta che ad ogni superstizione ci sia la sua spiegazione, forse le mie sono fantasiose ma non penso che l'origine di tali credenze sia molto più sofisticata. Sbizzarrite la fantasia, sono curiosa..

Penso anche io che in molti casi abbiano fatto passare per superstizione dei modi per far capire che alcune cose andavano evitate, tutto sommato c'era molta ignoranza e non doveva essere facile.
Io comunque non sono superstiziosa, non credo nella sfiga, nei malocchi vari

Mai stata superstiziosa, anzi rido quando vedo certi strani comportamenti..già il fatto di toccarsi a me da un enorme fastidio!

Il portafortuna funziona davvero, in realtà però c'è il trucco: condiziona psicologicamente


ce in una gara migliorerà: infatti pare proprio che la superstizione aiuti, ma solo perché aumenta la fiducia in se stessi e la propria autoefficacia, cioé l'idea che 'ce la posso fare'; inoltre migliora la nostra perseveranza. Lo dimostra una ricerca condotta da Lysann Damisch del dipartimento di Psicologia dell'università tedesca di Köln, pubblicato sulla rivista Psychological Science.
La superstizione contagia in molti, in alcuni casi a livelli patologici con rituali superstiziosi scrupolosamente osservati che finiscono per divenire ossessivi. I portafortuna, però, un ruolo reale sembrano averlo: di fatto ci influenzano psicologicamente in positivo e quindi è come se portassero veramente fortuna.
L'equipe tedesca l'ha dimostrato con 4 esperimenti: i volontari dovevano cimentarsi nel golf e tirare la pallina in buca; in alcuni casi veniva detto loro che la pallina era fortunata, e di fatto questo li faceva vincere di più. Poi i volontari hanno usato il proprio portafortuna personale e anche in questo caso l'oggetto migliorava la performance al gioco. Infine i ricercatori hanno cercato il 'trucco' con l'ultimo esperimento: i volontari dovevano risolvere anagrammi. I ricercatori ne hanno misurato autostima e perseveranza con e senza portafortuna e visto che entrambe crescevano con l'oggetto portafortuna.
In sostanza, quindi, il portafortuna ci 'contagia' psicologicamente inducendoci a credere più in noi stessi e a impegnarci di più. E se, una volta noto il 'trucco' della superstizione, non ci credessimo più perdendo quell'autoefficacia guadagnata a colpi di cornetti, pupazzi, ciondoli e altri oggetti portafortuna?


fonte: notizie.tiscali.it/articoli/scienza/10/10/portafortuna-funziona-siamo-noi.html...

anche io ho sempre pensato che la mente aveva un ruolo essenziale

io un sono superstizioso, ma c'è stato recentemente un giorno che veramente è andato tutto storto che peggio un poteva andare...

sara' stato un caso,dai ^_^

eh gia perché non non era nemmeno venerdì 17 o 13