AGGREDITO NELLA CABINA TELEFONICA DOVE ABITUALMENTE DORMIVA
Clochard colpito con una spranga
e ridotto in fin di vita in piazzale Cantore
L'uomo, un 65enne colombiano, ha riportato la frattura scomposta del cranio con emorragia cerebrale
I carabinieri esaminano la cabina telefonica dove l'uomo dormiva (Fotogramma)
I carabinieri esaminano la cabina telefonica dove l'uomo dormiva (Fotogramma)
MILANO - Un clochard di 65 anni, di origine colombiana, è ricoverato in condizioni molto gravi all'ospedale Policlinico, dopo essere stato colpito alla testa con una spranga nel corso di un’aggressione avvenuta nelle prime ore di martedì mattina a Milano. L’uomo, Alfonso R.M., incensurato, è stato trovato esanime, incosciente e con una profonda ferita alla testa, intorno alle 4.15 in una cabina telefonica di piazzale Cantore angolo corso Genova. Giaceva con il corpo all'interno della cabina e la testa sul marciapiede, in una pozza di sangue. E' stato un dipendente dell’Ansa a vederlo e a chiamare il 112. Il clochard è stato trasportato, in codice rosso, da un mezzo del 118 al Policlinico, dove è stato operato d’urgenza per una frattura scomposta del cranio con conseguente emorragia cerebrale.
DORMIVA NELLA CABINA - Poco distante dalla cabina telefonica, da tempo trasformata dall’uomo nel suo giaciglio notturno, i carabinieri hanno rinvenuto un tubo di ferro che potrebbe essere l’oggetto contundente utilizzato nel corso della probabile aggressione. Secondo i primi accertamenti, condotti dai militari del radiomobile e dai loro colleghi del nucleo operativo della compagnia Duomo, sembrerebbe che il 65enne sia stato colpito con un solo, violentissimo colpo.
LE IMMAGINI DELLE TELECAMERE - I militari stanno ora acquisendo i filmati delle diverse telecamere di sicurezza presenti in zona per individuare l’eventuale aggressore del senza fissa dimora. Il 65enne viene descritto dai residenti come una persona tranquilla, regolarmente in Italia, da tempo «stabile» in quella cabina telefonica diventata il suo rifugio notturno. Nessun precedente risulta a suo carico e nessuno lo ricorda aver visto litigare con qualcuno. Oltre alla ferita al capo l’uomo non presentava altri segni di aggressione e sembra non essere stato vittima di una rapina: aveva con sè tutti gli effetti personali e in tasca ancora il passaporto. L'ipotesi più verosimile è quella dell'aggressione da parte di uno sconosciuto o di un altro clochard suo «rivale».
fonte:
milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_febbraio_9/clochard-aggredito-piazzale-cantore-16024302972..."We need each other". Bill Clinton