Un agente della Polfer in servizio alla stazione ferroviaria di Rho, nel Milanese, è morto accoltellato durante una lite in un locale. Salvatore Farinaro, 30enne, si era recato nel locale dove lavora la sua fidanzata per difenderla da due uomini, italiani di circa 30-35 anni: ne è nata una discussione conclusa con una coltellata al collo sferrata contro il poliziotto. Arrestato l'autore del delitto.
Il delitto si è consumato al bar Retrò, dove la fidanzata del poliziotto, una giovane di origine russa, lavora. Il poliziotto ha avuto un diverbio con due uomini, italiani di circa 30-35 anni, che stavano importunando la fidanzata. La discussione è degenerata e si è conclusa con un fendente al collo sferrato contro il poliziotto da uno dei due uomini con un coltello multiuso. Farinaro è stato trasportato all'ospedale di Rho dove è morto poco dopo il suo arrivo. Fermato il responsabile del delitto.
L'arrestato era depresso per il licenziamento
E' stato arrestato dai carabinieri di Rho (Milano) l'uomo che ha accoltellato il poliziotto della Polfer. Si tratta di Cristian Giola, 31 anni, residente ad Inveruno (Milano), ex bancario che, in compagnia di un amico, al momento ritenuto estraneo ai fatti, era entrato in un bar vicino alla stazione di Rho ed aveva incominciato a molestare la donna, che aveva chiamato al telefono il fidanzato, il poliziotto, appunto. Ma quando questi era arrivato ne era nata una lite, durante la quale Giola aveva colpito alla gola con un coltellino il poliziotto, ferendolo a morte. L'uomo e' stato bloccato mentre si stava allontanando dalla stazione, subito dopo il fatto, e non ha opposto resistenza. Accusato di omicidio volontario, si trova ora nel carcere milanese di San Vittore.
Successivamente si è saputo che era in cura per una forte depressione che lo aveva colto dopo il licenziamento da parte della sua azienda. Il particolare sullo stato psicologico di Cristian Giola è emerso nel corso delle indagini immediatamente avviate dopo l'omicidio del poliziotto della Polfer. L'uomo, ex bancario, risultava in cura presso il Centro riabilitativo di accoglienza rhodense, in quanto "affetto da sindrome depressiva conseguente al precedente licenziamento".
La ricostruzione del delitto
Sono entrati nel locale attorno alle 21.30 e hanno subito preso di mira Inna, barista russa di 34 anni, fidanzata da anni con Farinaro. I due italiani hanno iniziato a insultarla e a disturbarla mentre la ragazza stava mangiando seduta a un tavolo con Yinxia Chen, la proprietaria cinese del bar che da appena una settimana ha preso in gestione il locale.
La ragazza ha subito chiamato al telefono il fidanzato che non ci ha pensato un attimo ed è partito da casa per raggiungere il bar in via Meda, non lontano dalla stazione ferroviaria di Rho dove abitualmente presta servizio. I due uomini, residenti nella zona e noti alle forze dell'ordine per piccoli precedenti penali, erano ormai usciti dal locale ma Farinaro li ha trovato poco distanti sul marciapiede nella stessa via.
Subito è nata una rissa e uno dei due aggressori ha tirato fuori un piccolo coltello multiuso con il quale ha ferito al collo con un solo fendente l'agente. Riportato sanguinante nel locale dalla fidanzata in attesa dell'ambulanza, Farinaro è stato trasportato all'ospedale di Rho dove però è morto poco dopo le 22. I due uomini sono stati subito bloccati dai Carabinieri di Rho che stanno ora ascoltando i testimoni che hanno assistito alla rissa.
"Non li avevo mai visti - spiega la proprietaria del locale - erano fuori di testa e mezzi ubriachi. Quando sono entrati, hanno subito insultato ripetutamente Inna che era molto scossa. Per questo ha chiamato il fidanzato e poi in strada c'è stata la rissa".
fonte:tgcom
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