Padova, nuovo caso di prete papà
Don Paolo Spoladore farà test dna
Don Paolo Spoladore, sarcerdote della diocesi di Padova anche noto come Don Rock, sarebbe padre di un bambino di 8 anni. La madre del piccolo si è rivolta a un legale ed ha ottenuto che il prete si sottoponga al test del Dna per stabilire la veridicità delle dichiarazioni della donna. Un primo test, in forma anonima, avrebbe dato come risultato il 99,9% di probabilità che il parroco sia padre del bambino. Ora il responso dovrà essere ufficializzato.
La notizia ha cominciato a circolare dopo che la madre, sotto pseudonimo, avrebbe raccontato la sua storia su un forum cattolico. Spiegando di aver sempre tenuto informato il parroco sulla vita del loro figlio, ma di aver taciuto per non rovinargli la vita, la donna ha spiegato che a complicare le cose sabbere stata una malattia debilitante che ha colpito il bambino e per colpa della quale è stato necessario fare dei test per l'eredietarietà della malattia.
"A me non interessa il sostegno economico - ha spiegato la donna al Gazzettino di Padova - ma chiedo che questo figlio possa essere riconosciuto da suo padre, anche se è un prete. Quando è nato lo ha battezzato e una manina di M. si è posata sul suo dito. Questa immagine - ha proseguito la donna - deve averla dimenticata visto che è scomparso per otto anni".
La denuncia ha sollevato un vero polverone nella diocesi di Padova che si dice "sorpresa e addolorata" e si augura che il sacerdote possa chiarire coinvolgimenti e responsabilità. Il sacerdote, dedito alla musica rock e ai corsi di medicina alternativa, da tempo non segue più la parrocchia ma si occupa della casa discografica ed editoriale Usiogope. Don Spaladore non ha mai voluto fornire una giustificazione pubblica alla accuse della donna e ha deciso di snobbare il procedimento a suo carico.
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- Prendi un piatto e tiralo a terra.
- Fatto.
- Si è rotto?
- Si.
- Adesso chiedigli scusa.
- Scusa.
- È tornato come prima?
- No.
- Adesso capisci?
