Amici 2010

Speciale sabato - Il primo no - di Robi C.
09/10/2010


Si apre lo speciale del sabato di Amici con l'esibizione del gruppo "Modà", band che sta ottenendo un grosso successo di pubblico; nell'occasione presentano il loro brano "La notte". Maria interpella Diana, quale "portavoce" degli aspiranti, i ragazzi che stanno sognando, più o meno impazientemente, di provare a diventare titolari; quindi si parla proprio di questi ultimi e del loro libretto scolastico con i voti d'ingresso, voti ai quali ogni sabato si aggiungeranno quelli dati dopo ogni esibizione dalla commissione esterna; basterà un'insufficienza per mettere a rischio la permanenza nel programma.

E' Vito ad aprire, letteralmente, le danze, ballando "L'assolo di James" da "La sylphide"; alla fine per lui voti dal 7 all'8, quindi no problem. Si passa ad Antonio e al canto con "Mentre tutto scorre" dei Negramaro; al termine Maria spiega al ragazzo (e a tutti i cantanti) che i voti dei giornalisti faranno media, così come quelli dei discografici, mentre il voto di Beppe Vessicchio varrà singolarmente; Antonio prende dalla Stampa la media di 7.6, dai discografici quella inferiore di 6 "e qualcosa", 7 da Vessicchio. Michelle balla l'assolo di Garrison "Keep it cool" e prende due sette e un sei; ok. Annalisa canta un suo pezzo "Solo";

al termine della sua esibizione Dondoni dice di "volerci perdere un minuto" e inizia a parlare della limpidezza della sua voce, caratteristica piuttosto rara in questi ultimi anni, per di più il pezzo era suo e quindi per Annalisa arriva un roboante 9, e da tutti gli altri una raffica di 8, salvo Vessicchio che media tra la vocalità e la composizione e le dà 7; Annalisa apre alla grande.
Debora balla "La bayadère" e riceve dal 7 al 9, Cannito specifica a riconoscimento delle perfomances di Vito e Debora che i due ragazzi hanno portato, subito in avvio di stagione, due tra le variazioni più difficili del repertorio di classica.

Arriva il momento di Daniele, aspirante cantante titolare, grazie al giudizio positivo di Jurman, Di Michele e Vessicchio, "contro" di lui i giudizi di Rudy Zerbi, Parisini e Fontana; ora la parola alla musica e poi alla commissione esterna, ma prima ancora un confronto tra Jurman e il duo Parisini - Fontana, sulle tematiche già espresse in settimana e che si possono sintetizzare con "bellissima voce ma un talento deve brillare di più" (Parisini - Fontana) "io quella luce la vedo e comunque sta a noi aiutarlo a tirarla fuori" (Jurman). La commissione esterna chiede il pezzo di Otis Redding "Sitting on the docks of the bay", quindi "Alice" di De Gregori e al termine Zerbi commenta come già fatto in settimana che, vocalità a parte, ascoltandolo sopraggiunge una certa "noia" e che allora forse è meglio che entri qualcuno più meritevole;

Jurman ribatte affermando che ben vengano anche altri ragazzi bravi e talentuosi, ma non vede perchè lui no...; Maria si rivolge al ragazzo prima che continui: con 3 si si diventa titolari, con 3 no non si rimane neanche aspiranti, con 2 si e un no possibilità di ritentare o accordo per l'ingresso, con 2 no e un si si valuta se ritentare o mandare a casa; ancora una discussione non senza qualche stoccata tra Jurman e Zerbi e poi Daniele continua con "Imbranato" di Tiziano Ferro, brano scelto dai suoi insegnanti sostenitori; al termine Maria interpella Dado Parisini in qualità di produttore di grandi nomi della musica italiana, il quale ribadisce il suo pensiero: - è bravo e intonatissimo, ma io non l'avrei prodotto";

Jurman ribatte ponendo l'accento sull'umiltà e il gran lavoro del ragazzo in pochissimi giorni e ribadendo che è il pubblico ad eleggere i suoi preferiti; ultimo pezzo in programma "Adesso è facile" cantato da Mina, brano chiesto dai suoi "detrattori". E' il momento del giudizio, Dondoni dice no, Giordano anche, Laffranchi è più in dubbio e dice si; Massara dice no, Menci no, Balestra parla più a lungo e afferma che ascoltando Daniele, magari distrattamente o facendo un'altra cosa, "non viene spontaneo girarsi per vedere chi canta", pur riconoscendo la sua bravura nel canto, Brando è per il no e anche Alboni; Vessicchio, il cui voto vale singolarmente, dice si;

quindi la media è di due no e un si, perciò c'è la possibilità di un accordo nella commissione; ma la parola passa ancora a Jurman che vuol citare De Gregori e le sue parole sui critici musicali, in sintesi: - è il pubblico che ha decretato il mio successo; se avessi deciso di ascoltare i critici avrei dovuto smettere quarant'anni fa...della serie "ammazziamoli da piccoli" - inevitabile botta e risposta tra Jurman e Zerbi, Giordano commenta che a volte "una porta in faccia" può anche servire e su questo punto concorda anche Jurman, a questo punto la commissione si ritira per deliberare.

Si ritorna in studio dove Vessicchio, dopo la riunione, prende la parola e, rinnovandogli la sua stima, tra l'altro di "vecchia" data visto che i due si conoscono da tempo, deve "purtroppo" fare una media e condividere il giudizio negativo del resto della commissione; continua affermando che forse questo non è il posto adatto per lui e lo invita a continuare a studiare, intraprendendo magari una carriera come corista, specialità questa non certo sminuente ma dalla quale si può anche partire per un futuro da solista, basti pensare a Rossana Casale, Alex Baroni e allo stesso Luca Jurman; sta di fatto che ora i no sono tre e Daniele deve dunque lasciare la scuola...a lunedì.