a pubblicità le porta in casa ogni giorno, le fa apparire interessanti, idratanti, dolci, adatte per ogni ora della giornata, ideali per le feste e per la merenda dei nostri bambini. Davvero vale la pena di spendere soldi per comprare le bibite gassate? Soprattutto nel caso in cui tale consumo diventa un’abitudine, valutiamo insieme gli effetti per la salute.
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01/02/2010
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Bibita colorataLe bibite gassate sono bevande a base di acqua, alla quale sono aggiunti altri ingredienti come l'anidride carbonica, che dà il via alle bollicine tanto amate dai bambini, zuccheri di vario genere, coloranti e conservanti, acidificanti, come ad esempio l’acido fosforico che contiene l’ossidazione e tiene sotto controllo il sapore dolce, succhi di frutta in percentuali diverse, aromatizzanti, ad esempio caramello, chinotto, acido citrico, zenzero e così via.
Ogni 100 grammi di bevanda gassata equivalgono a 40-60 calorie. Badate però che una lattina da 33cl, ovvero 330 ml, è pari a 130-150 calorie di media, dunque il loro apporto energetico (calorie vuote) è decisamente maggiore rispetto ai succhi di frutta.
In Italia si è passati da un consumo di 2.850 milioni di litri di bibite gassate 7 anni fa, a tre milioni di litri nel 2008, mentre per i succhi di frutta e nettari si è passati da 850 milioni sempre nel 2002 a 880 milioni nel 2008.
Certamente la pubblicità incide moltissimo sui nostri acquisti che spesso, per quanto riguarda la spesa al supermercato, seguono le offerte dei volantini, che in tempi di crisi pensano di abbassare i prezzi di bevande e alimenti davvero poco utili per costituire una dieta sana ed equilibrata.
In effetti, se ci pensate bene, poco importa trovare in offerta una bevanda gassata, sarebbe invece preferibile trovare un’interessante offerta su alimenti di prima necessità come la carne o il pesce! Possiamo anche vivere senza la bevanda ricca di caffeina o al sapore di arancia.
Bere bevande gassateIl consumo di bevande gassate è da limitare, molte persone con problemi di sovrappeso, obesità e diabete farebbero bene proprio ad eliminarle dalla dieta e consultarsi con un medico per la strutturazione di una corretta alimentazione, che solitamente in questi casi non le contempla.
Non sono neanche particolarmente adatte per i bambini, anche se purtroppo capita di venire a conoscenza o di vedere direttamente alcune famiglie che invece le usano abitualmente per pasteggiare, sostituendole alla sana e fondamentale acqua! Questo è davvero un grosso errore, che per giunta va a modificare le abitudini alimentari dei bambini, che le prediligeranno sempre di più, soprattutto come “ottima” e per loro più invitante alternativa all’acqua.
A tavola è meglio invece consumare tutti acqua; per i grandi anche un sano bicchiere di vino rosso o bianco. Poi se si avrà occasione di festeggiare un compleanno o un anniversario, vi sarà anche la possibilità gioiosa di mangiare una bella fetta di torta e magari bere un bicchiere di queste bevande, ma è un'eccezione legata a qualche avvenimento particolare, non la normalità quotidiana.
Le bibite gassate dolci purtroppo riescono a innescare un antipatico effetto boomerang, cioè si bevono per trovare sollievo, per rinfrescarsi e dissetarsi, ma in realtà il loro elevato contenuto di zucchero richiamerà la necessità nel nostro organismo di avere a breve distanza ancora sete, ed eccoci magari di nuovo con un altro bicchiere in mano della stessa bevanda. Avremo così innescato un circolo vizioso, legato al fatto che le calorie liquide non vengono percepite dal nostro organismo come quelle provenienti dai cibi, poiché non fanno scattare il senso di sazietà, insomma è proprio il nostro cervello ad essere ingannato!
Limonata in bottiglia
Vediamo qualche cifra statistica sul prodotto.
Il dati sul packaging e lo smaltimento che ne consegue non sono molto incoraggianti dal punto di vista ambientale:
* Bibita in lattina73% bottiglie di plastica
* 13% lattine
* 6% bottiglie di vetro
Distribuzione geografica dei consumi (fonte Massmarket):
* 29,1% al nord-ovest
* 27.3% al sud
* 22.9% al nord-est
* 20.7% al centro
Canali di vendita e distribuzione (Fonte AC Nielsen febbraio-marzo 2002):
* 63% supermercato
* 20% ipermercato
* 16.2% superette
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- Prendi un piatto e tiralo a terra.
- Fatto.
- Si è rotto?
- Si.
- Adesso chiedigli scusa.
- Scusa.
- È tornato come prima?
- No.
- Adesso capisci?
