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don fiur

Ultimo Aggiornamento: 01/12/2010 15:25
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Post: 125
Sesso: Maschile
01/12/2010 15:25
 
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Don Fiur è un uomo di fede,pieno di volontà,quando si tratta di aiutare giovani zingarelle o squallide tossiche finite per strada o in vecchi condomini zeppi di alcolizzati,puttane e topi.
La sua parrocchia è la più piccola della città,buttata in periferia con pochi fedeli veri d’accudire,ma con molti ragazzi da aiutare.
Don Fiur guardava il giardiniere ubriacarsi sdraiato sotto il sole.
Stava lì impalato dietro la finestra aspettando forse di essere visto,ma il giardiniere era perso con lo sguardo tra le nuvole sognando chissà cosa.
Dal retro del capanno sbucò una ragazza,capelli castani,ben fatta di culo ma con poco seno,si mise davanti l’ubriaco,disse qualcosa sotto voce all’uomo e gli si inginocchiò sui piedi facendo scivolare le dolci mani sul cavallo dei pantaloni,lui non si muoveva sembrava morto.
Senza alcun pensiero di essere vista la ragazza gli tirò fuori il pisello dai pantaloni,lo massaggiava mentre si dondolava con il resto del corpo.
Poi si chinò in avanti,e lui vide il pene perdersi dentro quelle pallide labbra,
il Don si girò di scatto allontanandosi dalla finestra.
Aprii il vangelo e i suoi occhi presero a scorrere tra le righe,ma la sua mente non riusciva a distogliersi dalla ragazza,dalle sue labbra? O dalla sua apparente ninfomania?
Buttò il vangelo sul divano e tornò alla finestra,nulla!
Forse si erano nascosti nel capanno degli attrezzi,scese di sotto per controllare sulla porta c’era il giardiniere che ramazzava le foglie.
Don Fiur lo guardava come se aspettasse una confessione,ma lui si limitò ad un buon giorno a mezza bocca.

chiese l’uomo mantenendo l’equilibrio reggendosi con la scopa,rispose con tono secco e autoritario.



don Fiur chiuse sbattendo la porta e tornò sopra nella libreria,riprese il vangelo e si sedette.
Il mattino seguente poco prima della santa messa mentre si aggiustava il colletto vide di nuovo quella ragazza venire fuori dal capanno,scese di fretta le scale e spalancò il portone,lei si girò di scatto per lo spavento,lo guardò e sciolse le labbra in un caldo buon giorno.
Il Don rivide la scena del giorno prima nella sua testa e qualcosa nelle sue mutande si mosse.
disse riprendendo coscienza,

disse sorridendo la fanciulla.
chiese il Don
esclamò Stefy
e gli fece cenno di seguirlo.
Seduti l’uno davanti l’altra la ragazza prese a raccontare della sua dura vita e di tanto in tanto scostava la gonna dalle cosce quasi distrattamente,permettendo al prete di guardare la sua folta peluria che sbucava dalle mutandine a righe azzurre.
Finirono il caffè e Fiur offrì una stanza alla ragazza che accettò con un cenno della testa,poi alzandosi in piedi aggiunse
Stefy ringrazio il giovane prete e si diresse verso la sua nuova stanza.
Dopo pochi mesi Stefy si era trovata un lavoro come aiuto cuoca in una trattoria poco lontano,aveva preso amicizia con tutti nella parrocchia e prima dei pasti leggeva sempre un verso dal vangelo.
Una domenica Don Fiur si era addormentato sul divano,il rumore della porta che si chiudeva gli interruppe il sonno ma non aprì gli occhi,ascoltava i passi leggeri dell’intruso avvicinarsi,una carezza gli scivolò sul viso,non si mosse.
Capì chi era e sapeva cosa stava per succedere,ma restò nel finto sonno cercando di respirare normalmente trattenendo l’agitazione e l’impeto dentro il petto.
Stefy slacciò i pantaloni al dormiente,gli abbassò le mutande,a quel punto lui dovette per forza spalancare gli occhi,e la vide nuda!
Davanti a sé con la bocca quasi sopra la sua!
Richiuse gli occhi e si lasciò rapire dal respiro della giovane che gli accarezzava il corpo!
Come al giardiniere gli prese tra le labbra il membro prima di sedercisi sopra,strusciandoselo sulla peluria.
Don Fiur di scatto si alzò prese Stefy e la sbattè pancia sotto sul divano,mise le mani sulle lisce natiche e sfogo tutta la sua voglia di uomo.
La ragazza gemeva ad ogni colpo come se avesse un singhiozzo nervoso,il respiro del Don sembrava quello di un cane in corsa,il sudore iniziò a far brillare la schiena di stefy che con una spinta di culo fece sedere il prete con lei sopra girata di spalle.
Gli cavalcò sopra per qualche minuto,poi gli si ringinocchio tra le gambe a bocca aperta,e finirono fissandosi negli occhi.
Nessuno dei due disse nulla,lui le palpò il piccolo seno per l’ultima volta ed usci dalla stanza aggiustandosi la cintura.
Stefy s’addormentò nuda sul divano.
Nei giorni seguenti i due si guardavano lanciandosi poesie dagli occhi,e lasciando a gli altri le parole,avevano voglia ancora di risentire quel calore esplodergli dentro venirgli fuori dalle viscere, avevano voglia d’amarsi.
Poi un mercoledì pomeriggio Don Fiur ricevette un biglietto dalla compagna di stanza di Stefy,il prete si chiuse solo in libreria e aprì la busta,c’era un fogliettino scritto a penna rossa-QUESTA SERA ALLE 20:00 NELLA LIBRERIA,FAI FINTA DI DORMIRE,ADORO SENTIRMI UN SOGNO-
Niente firma solo lo stampo di labbra di un colore rosastro,Fiur ci posò sopra le sue di labbra e sentì il cuore battere nei timpani.
Da quella sera la parrocchia non ebbe più un parroco,nessuno lo vide andar via e nessuno vide più neanche Stefy.
Solo il giardiniere continuò il suo lavoro per la chiesa ubriacandosi ogni giorno vicino al capanno con la speranza che un altro sogno si materializzi!
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