Cheru premesso che quando non sei d'accordo con qualcosa che scrivo non devi scusarti, siamo qui per confrontarci e gli spunti di riflessione sanno lanciarli solo le persone dotate di forte intelligenza critica e sanno coglierli coloro che sono interessati alle idee e al confronto, io amo i dibattiti, amo meno gli attacchi personali ma non è questo il caso!
In secondo luogo mi scuso se le mie parole abbiano urtato la sensibilità di qualcuno, le mie sono solo opinioni e in quanto tali non sono "la verità" per fortuna, ne sentirei il peso se così fosse!
cherubina_g, 09/12/2010 18.30:
Penso che ogni caso sia diverso dall'altro, ma in determinate sensazioni Dio è l'ultimo dei tuoi problemi.. è una sensazione di debolezza estrema, di incapacità di affrontare quei problemi che magari sono pure banali, in cui sei abbandonato a te stesso e non trovando luce trovi rifugio in quella che è le soluzione più semplice.
In questo post tu stessa esprimi quello che intendevo dire.. Dio è l'ultimo dei problemi.. convieni con me che Dio è passato in secondo piano perchè ci si è lasciati sopraffare da altro. Dio ci ha donato la possibilità di incontrarlo, ne è testimonianza il fatto che la sua Parola cavalca i millenni, se non si riesce a trovarlo nella quotidianità è anche un pò perchè spesso non facciamo molto per cercarlo, decliniamo la fede a nostra convenienza, non accettiamo disciplina di alcun genere dando maggior credito alla ragione umana. Non giudico tale comportamento, io sono la prima a vacillare nella mia fede, il contesto sociale attuale è notevolmente ostile ad una coscienza religiosa.
Nella prima parte del mio intervento ho cercato di farmi interprete dei motivi della chiesa e ho dato un senso personale alle posizioni che assume. Nella seconda parte sostengo quello che tu stessa dici, che è compito di chi circonda chi vacilla sostenerlo e cercare di trasmettere una fede viva, non parole, non sermoni ma gesti d'amore, perchè Dio lo si incontra nella sua essenza, amore è mettere le mani in pasta, agire..
Infine quando dico che provo pena intendo dire dispiacere non commiserazione come se mi ponessi al di sopra. Provo dispiacere perchè penso a tutto quello che ha portato ad un gesto così estremo ed irreversibile, provo sofferenza perchè mi spaventa l'idea che qualcuno che conosco possa ricorrere ad un gesto così pauroso..