Sindaco Sorgà impone tetto massimo
A Sorgà, in provincia di Verona, il sindaco Giovanni Bazzani ha imposto un tetto massimo di animali domestici in casa. I cittadini del Comune, che dovranno censire i loro amici a quattro zampe, se amano i cani possono tenerne uno di grossa taglia, o due piccoli, se invece preferiscono i gatti non più di due. E se si vogliono entrambi, in casa si potrà avere un solo gatto e un solo cane. L'ordinanza che, spiega il sindaco è solo per amore degli animali, ha fatto però insorgere i sorgatesi.
La polemica è divampata a macchia d'olio. Così, non appena si è venuto a conoscenza del nuovo regolamento (che si estende a tutti i tipi di animali domestici), le associazioni animaliste, con tanto di fischietto e cucciolo sotto braccio, hanno chiamato a raccolta i cittadini per protestare dinanzi il Comune. La polemica è stata così accesa che ha fatto cassa di risonanza al Ministero.
Bazzani, 52 anni, un'impresa di costruzioni e due figli, che si dichiara grande amico degli animali (possiede tre cani, quattro cavalli e tanto spazio dove tenerli) si è giustificato: "Non mi sono inventato niente. La materia è già regolamentata dalla Regione, che stabilisce il numero massimo di animali d'affezione che possono essere tenuti in una 'civile abitazione'. Massimo cinque cani e dieci gatti. Va bene, ma io mi chiedo: cosa si intende per 'civile abitazione'? Se uno tiene cinque alani in un appartamento di 60 metri quadrati, come sindaco devo preoccuparmi o no?".
Il primo cittadino ha poi fatto leva portando alla memoria quei casi di contenziosi condominiali nati da diatribe tra vicini per questioni di cattivo comportamento dei padroni "che lasciano cani e gatti far quel che vogliono". Ma a Sorgà adesso ci si chiede quanto sia giusto punire 3mila e 300 abitanti per l'atteggiamento sbagliato di 4-5 persone? Intanto, la protesta non accenna a placarsi...
tgcom
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- Prendi un piatto e tiralo a terra.
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- Si.
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