L'assessore al Turismo: "E' una rapina"
11:44 - Vacanze salate per due turisti tedeschi, che dopo un lungo cammino per le vie di Firenze, hanno deciso di rinfrescare le idee e riempire lo stomaco con un gelato.
Un cono e una coppa che la coppia ha dovuto pagare a caro prezzo: 15 euro il cono (che avvertono i gelatai "sostituisce un pasto") e 12 la coppa multigusto. Educatamente i turisti hanno ingoiato il boccone che da dolce è diventato subito amaro, pagando. A denunciare il fatto, però, la proprietaria dell'agriturismo dove i tedeschi pernottavano. Sulla vicenda è intervenuta anche l'assessore della Regione al Turismo che ha affermato: "Una rapina".
"Una volta che il prezzo è esposto - ha commentato Cristina Scaletti -, fare l’acquisto è una questione di ragionevolezza. Io sono del parere che 15 euro per un cono gelato, per grande che sia, sono troppi. Poi, se c’è chi li spende con alterna consapevolezza, che devo dire... È una libera scelta".
Però i prezzi troppo alti, in questo modo, rischiano di allontanare i turisti. "Fuor di dubbio - ha aggiunto la Scaletti -. La Toscana è unica e il suo appeal è naturale. Serve comunque competitività, i prezzi alle stelle ci possono spingere fuori mercato".
Neppure il nuovo codice del turismo, che ha approvato il governo e che prevede un numero verde per i reclami, può veramente essere d'aiuto in questi casi. La Federconsumatori lo ha bocciato. "E' improbabile che il Ministero possa gestire direttamente i reclami con le controparti", ha scritto.
Nel frattempo, la coppia di turisti, una volta tornata all'agriturismo con le tasche più leggere, ha cenato come di norma. E dire che il gelato era così caro perché sotituiva un pasto...
Secondo una recente inchiesta di Federconsumatori, ormai per passare una settimana nella città di Dante bisogna pagare almeno 1113 euro (il costo medio del pacchetto turistico di una settimana, comprensivo di viaggio e albergo). Meno di Roma, ma più di Venezia.
tgcom
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- Prendi un piatto e tiralo a terra.
- Fatto.
- Si è rotto?
- Si.
- Adesso chiedigli scusa.
- Scusa.
- È tornato come prima?
- No.
- Adesso capisci?
