Sicuramente parte dall'inconscio nel senso che sta dentro di noi.
Quando si ha uno stress ci si sente abbandonati.
Butto giù qualcosa che adesso mi viene in mente e che ho letto in qualche libro di psicologia.
La prima cosa che facciamo quando veniamo al mondo è un pianto di angoscia dovuto alla separazione da nostra madre: non abbiamo più chi ci nutre, chi respira per noi, chi ci tiene al calduccio dentro il suo corpo.
Ognuno di noi, al momento della nascita, vive l'angoscia della separazione.
Se riusciamo a superarla perché nella primissima infanzia siamo stati accuditi, amati e non ci siamo sentiti inutili, possiamo superarla facilmente altrimenti la riviviamo nei momenti di grosse separazioni emotive.
Se ci portiamo dietro quest'angoscia irrisolta per tanti anni, prima o poi dentro la nostra mente scatta qualcosa che fa fare un gesto insano.
Quella madre che si è data fuoco insieme ai figli, nella separazione dal marito, ha rivissuto quell'angoscia di quando lei è venuta al mondo e non è riuscita a superarla.
Anche quando partorisce, una parte della donna deve separarsi ancora una volta e quindi deve rivivere di nuovo l'angoscia della separazione della sua nascita.
Questa è una teoria chiaramente.
In questi casi, comunque, è vero tutto e il contrario di tutto.
Bisognerebbe sapere il vissuto di quella donna per azzardare qualche ipotesi.
Il cambiamento ha luogo quando superiamo un ostacolo alla volta!