Intorno al nostro corpo ruotano i centri energetici che formano la prima parte dell'aura.
Alcuni sono piccoli, altri più grandi.
Dei più grandi ne conosciamo sette e si chiamano chakra che significa ruote perché coloro che li percepiscono, li vedono come dolci ruote colorate che si muovono in modo circolare intorno al corpo fisico.
Il primo centro energetico si trova alla base della spina dorsale. Rappresenta la Terra e noi all'inizio della vita, alle prese con il problema di sopravvivere.
Per l'albero e per noi, la sopravvivenza dipende dall'essere ben radicati per terra (compresi gli ambienti sociali di cui fscciamo parte.
I problemi relativi a questo centro energetico sono spesso connessi al trattenere, all'avarizia, non necessariamente di denaro: si può essere avari di se stessi, di idee o di altro.
Presuppone il bisogno di sentirsi in diritto di esistere, utili, riconosciuti e amati e, qualora tale bisogno non sia soddisfatto, si ha la perezione che la vita sia avara, di non avere sufficiente nutrimento fisico né affettivo e quindi di non poter sopravvivere.
E' per questo che l'avaro tiene stretto, "è stitico".
La natura ci insegna che la vita è un circuito, in cui la fine coincide con l'inizio. Ogni attimo della nostra vita è un morire a quello che eravamo prima e un rinascere a quello che stiamo diventando.
Per migliorare la funzionalità di questo centro energetico è importante prendere coscienza di noi ma nello stesso tempo capire che il nostro potere non deriva da noi ma da Dio in noi (in ognuno di noi c'è una scintilla divina).
Spesso, se ci sentiamo esclusi dal flusso dell'abbondanza, è perché non ci sentiamo in diritto di esistere, non siamo abbastanza radicati nel nostro mondo, non abbiamo un'idea chiara del nostro valore.
Il cambiamento ha luogo quando superiamo un ostacolo alla volta!