_Mamu_
00mercoledì 26 agosto 2009 18:21
Che valore ha la spiritualità nella vostra vita? Quali forme assume? La coltivate in qualche modo? Se si come?
basettun
00mercoledì 26 agosto 2009 20:25
Fin da giovanissimo ho fatto la scelta del ragionamento razionale che mi ha portato lontano dai dogmi ma non per questo sono diventato materialista, anzi ho coltivato quella che ritengo essere la porzione più nobile dell'uomo, quella che ci fa credere di poter aspirare a qualcosa di meglio di ciò che siamo e che ci spinge verso le forme dell'arte, della musica, della poesia.
Non ho messo da parte il corpo ed ho coltivato anche tutte le sue necessità, comprese le interazioni con i singoli e con la comunità ed ho intrapreso attività sportive che sembrano divergere dagli interessi prettamente spirituali ma che, secondo me, ne sono un compendio essendo l'uomo fatto di carne e di spirito e non solo di carne e non solo di spirito.
La mia spiritualità non si riconosce in alcuna delle religioni giacché esse sono tutte dogmatiche ma mi ha rivelato l'amore per tutte le forme di vita e verso la natura. Indirizzo il mio senso spirituale verso tutte le fragilità, verso chi non ha il dono della forza che si contrapponga alla prepotenza e alla malvagità, perciò le mie azioni a volte possono apparire ispirate dal materialismo ma, in fondo, sono il modo umano e che io ritengo efficace, di applicare una spiritualità che non deve essere fine a se stessa.
_Mamu_
00mercoledì 26 agosto 2009 21:22
Re:
basettun, 26/08/2009 20.25:
Non ho messo da parte il corpo ed ho coltivato anche tutte le sue necessità, comprese le interazioni con i singoli e con la comunità ed ho intrapreso attività sportive che sembrano divergere dagli interessi prettamente spirituali ma che, secondo me, ne sono un compendio essendo l'uomo fatto di carne e di spirito e non solo di carne e non solo di spirito.
Concordo, la cura del corpo e delle sue necessità non diverge dalla spiritualità, anzi, secondo me è nell'equilibrio di queste due dimensioni che fiorisce il benessere.
_Mamu_
00domenica 11 ottobre 2009 10:15
Spiritualità vuol dire percepire il presente, concentrarsi su di esso. Mi piace vivere in modo profondo, assaporare la vita.
Io credo che ogni gesto possa assumere un grande valore se vissuto con consapevolezza e voglia di esprimerci dentro la propria individualità.
Credo che ogni evento sia prezioso e nasconda in se un insegnamento positivo.
Mi piace sforzarmi per sentire il mistero che sta dietro ogni evento, la magia che sta in ogni coincidenza, l'emozione che c'è in ogni incontro, la passione che vibra davanti a ciò che piace.
Uso molto la fantasia per tenermi ancorata ai sapori della vita ma non per questo credo di distaccarmi da essa, anzi, sento la fusione tra me e il mondo e questo mi fa sentire parte del tutto.
_Stellamarina_
00lunedì 12 ottobre 2009 16:55
La mia spiritualità è venuta fuori piano piano, a piccoli passi fin dalla mia adolescenza. E' proprio in quel periodo che ho capita che spiritualità significa prendersi realmente cura di se stessi, perchè se nn lo fai tu.. nemmeno gli altri possono farlo.
Ogni piccola cosa, ogni piccolo problema, ogni piccolo aspetto positivo delle mie vicissitudini, hanno riempito la mia anima di spiritualità, rendendola quella che ora voglio che sia..
_Mamu_
00mercoledì 14 ottobre 2009 10:23
Re:
_Stellamarina_, 12/10/2009 16.55:
..spiritualità significa prendersi realmente cura di se stessi, perchè se nn lo fai tu.. nemmeno gli altri possono farlo.
Ogni piccola cosa, ogni piccolo problema, ogni piccolo aspetto positivo delle mie vicissitudini, hanno riempito la mia anima di spiritualità, rendendola quella che ora voglio che sia..
Splendida considerazione, concordo pienamente.
mcol
00venerdì 30 ottobre 2009 11:17
Pur essendo molto religioso non sono affatto "spirituale" (sono sicuramente più carnale), perlomeno nell'accezione comune; non ho mai distinto la sfera materiale da quella spirituale, la vita è una e la religiosità ne è espressione a tutto tondo; non è un fatto privato o intimo, ma parte integrante di tutti gli ambiti esistenziali e del modo di concepire se stessi, gli altri e il mondo.