00 04/02/2012 09:49
L'abbinamento di vini e preparazioni gastronomiche non può essere improvvisato: accostare a una pietanza il vino adatto permette di dar vita a un'armonia di profumi e di gusti in grado di esaltare magnificamente le peculiarità di entrambi.

Con un accostamento sbagliato anche la ricetta più gustosa può perdere ogni attrattiva, allo stesso modo, un ottimo vino abbinato al cibo sbagliato può assumere un gusto sgradevole. Il modo tradizionale di abbinare i vini è quello di basarsi sul principio del contrasto.


Antipasti
Primi piatti asciutti
Minestre
Carne e pollame
Pesce e crostacei
Formaggi
Verdure e frutta fresca
Dessert
Cosa evitare
La sequenza in tavola

Partendo dai quattro sapori fondamentali, il dolce, l'amaro, il salato e l'acido, si creano gli abbinamenti cercando di smorzare le note più evidenti di una preparazione equilibrandole con quelle del vino e viceversa. In pratica a un piatto a base acidula si accosterà un vino bianco morbido, a una preparazione grassa un vino secco e cosi via.

Per quello che riguarda la concentrazione, invece, si segue il principio della similitudine: a un piatto ricco e dal sapore persistente verrà accostato un vino di pari complessità, corposo e robusto.

Per riassumere:

i cibi grassi si accordano con vini bianchi acidi e frizzanti oppure con rossi tannici e alcolici;
i cibi aromatici e piccanti si accompagnano con vini morbidi;
i cibi ben strutturati, concentrati e cotti a lungo si abbinano con con vini di corpo;
i cibi dolci si accompagnano di preferenza con vini dolci o amabili.






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- Prendi un piatto e tiralo a terra.
- Fatto.
- Si è rotto?
- Si.
- Adesso chiedigli scusa.
- Scusa.
- È tornato come prima?
- No.
- Adesso capisci?