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TARASSACO o DENTE DI LEONE
(Taraxacum officinale)
Descrizione: pianta con radice fittonante e stelo fiorale che parte dalla base. Ha foglie lanceolate più o meno incise, disposte in una rosetta basale. Lo stelo fiorale, se reciso, lascia uscire un lattice bianco. I fiori sono di un bel colore giallo, riuniti in grandi capolini singoli. La fioritura avviene da marzo a novembre. Il frutto è un achenio. La pianta può raggiungere i 40 centimetri di altezza.

Ambiente: pianta comunissima, sovente a carattere infestante, si rinviene con estrema facilità nei prati, negli incolti, lungo i bordi delle strade, anche tra le fessure dei marciapiedi. Diffusa dalla pianura alla montagna.

Raccolta: si utilizza la radice lavata, tagliata a fettine e fatta essiccare rapidamente, e le foglie raccolte in primavera.

Precauzioni: si sono riscontrati avvelenementi in bambini che hanno succhiato la linfa lattea dai fusti fiorali.

Uso: da sempre il tarassaco è apprezzato per le proprietà diuretiche, depurative e lassative, che lo rendono utile per combattere molte affezioni, e probabilmente è stata una delle erbe più usata dai nostri nonni. Ne è consigliato il consumo ai diabetici in quanto abbassa la glicemia.

Informazioni extra: comunissima erba dai vistosi fiori gialli che si trasformano in sfere cenerognole pronte a disperdere il loro frutti al primo soffio di vento. Il tarassaco è conosciuto anche con il nome di dente di leone, piscialetto, soffione, tanto per citarne alcuni. In cucina è una verdura stimatissima dal sapore piacevolmente amarognolo.








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