Massacrato per aver investito cane
Luca Massari, il tassista di Milano picchiato un mese fa per avere investito e ucciso un cane, è morto. Lo hanno riferito fonti dell'ospedale Fatebenefratelli, l'uomo non era mai uscito dal coma dal momento dell'aggressione. Qualche ora fa si pensava ad un miglioramento di Massari perché i medici avevano anche deciso di staccarlo dalla macchina che lo aiutava a respirare. Per il suo pestaggio sono in carcere tre persone.
Milano, morto taxista picchiato
Fino all'altro giorno era attaccato a una macchina che lo aiutava a respirare. Due giorni fa era stato trasferito nel reparto di neurochirugia perché aveva iniziato a respirare autonomamente ma non era stato registrato alcun miglioramento.
"Omicidio volontario con crudeltà"
Quanto agli aggressori, i tre sono finiti in carcere subito dopo il pestaggio. Arrestato Morris Michael Ciavarella, 31 anni, e un paio di giorni dopo i fratelli Citterio, Piero, 26 anni, incensurato e senza un lavoro stabile, e Stefania, commessa di 28 anni e fidanzata di Morris. Il cane era della fidanzata di Piero. Dopo la morte di Massari, il pm di Milano Tiziana Siciliano ha modificato l'imputazione per i tre aggressori in omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi.
Un mese fa l'aggressione
Era esattamente un mese fa, il 10 ottobre, quando, poco dopo l'una, in Largo Caccia Dominioni a Milano, Luca Massari, 45 anni, investiva inavvertitamente, uccidendolo, un cocker scappato in strada. Il tassista scese per prestare soccorso al cane e per scusarsi, ma venne pestato brutalmente da un gruppetto di tre persone.
Gravissimi i danni subiti: un grande edema cerebrale e lesioni al viso, ai polmoni e alla milza. Massari entrò in coma e subì anche un arresto cardiaco. Trasportato all'ospedale Fatebenefratelli le sue condizioni apparvero subito disperate, tanto che i medici non garantirono ai familiari che avrebbe superato le 12 ore. Trenta giorni di agonia e ora il tragico epilogo.
Ultimo aggiornamento ore 12:40
tgcom
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