Fermata la cugina di Sarah. L'accusa è omicidio e sequestro di persona
Taranto,
Si trova nel carcere di Taranto Sabrina Misseri, la cugina di Sara Scazzi con l'accusa di sequestro di persona e concorso in omicidio. Il provvedimento e' stato preso dopo le dichiarazioni del padre di Sabrina, Michele Misseri, reo confesso dell'omicidio di Sara. Secondo le sue dichiarazioni, infatti, Sabrina avrebbe indotto la cuginetta a scendere nella cantina e l'avrebbe trattenuta mentre veniva uccisa dall'uomo. Sabrina non ha ammesso alcuna sua partecipazione al delitto: di qui la richiesta del suo difensore di giungere al piu' presto ad un incidente probatorio. Nelle prossime ore e' attesa la convalida del fermo e l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare.
Il giorno dopo la svolta
Avetrana si è svegliata attonita ed incredula per quanto accaduto ieri sera. Un paese distrutto per la quarta volta in meno di 50 giorni. Si meno di 50 giorni, tanti ne sono passati dalla scomparsa della giovane Sarah Scazzi al ritrovamento del suo cadavere dopo la confessione dello zio, e al colpo di scena di ieri, quando la procura della Repubblica di Taranto ha formalizzato il fermo di indiziato di reato a carico di Sabrina Misseri la cugina e amica del cuore di Sarah, che la stessa Sabrina avrebbe tradito.
Sabrina l'ha tradita trascinandola all'interno del garage dove poi, mentre lei la teneva il padre la strangolava. Una storia quella che ormai è conosciuta come il giallo di Avetrana che riserva colpi di scena su colpi di scena. Il paese è attonito, incredulo davanti a questa nuovo scenario che le indagini hanno riservato.
Sabrina per giorni era quella che organizzava fiaccolate, battute di caccia alla ricerca di Sarah. Era quella che subito dopo l'arresto del padre, per l'omicidio a scopo sessuale, disse davanti ai cronisti: "Se mi fossi accorta di una cosa del genere, avrei subito messo al riparo mia cugina ed avrei inveito contro mio padre. Adesso deve marciare in carcere e scontare il male che ha fatto".
Ma la realtà ora è un'altra. Una realtà che Sabrina conosceva bene per averla vissuta, almeno secondo quanto dicono gli inquirenti, in prima persona. Ad Avetrana, gli amici, i conoscenti sono ancora increduli di quanto è successo è la stessa sorella Valentina che con un sms inviato ai giornalisti ha fatto sapere che la sorella è innocente è non c'entra nulla.
"Mio padre è pazzo. Non solo ha ucciso Sarah, ma ora vuole far cadere la colpa anche su Sabrina. Come fanno a credergli". Uno sfogo amaro, in nome di una famiglia che da ieri sera è completamente distrutta. Cosi come è distrutto tutto il paese di Avetrana. Il sindaco del piccolo comune del tarantino appresa la notizia ha dichiarato: "Sono scioccato e sconvolto per quanto accaduto, cosi come credo che lo sia l'intera comunità di Avetrana".
La difesa: manca il movente
Nell'arresto di Sabrina Misseri manca una cosa fondamentale: "Il movente" Lo ha detto Vito Russo, l'avvocato di Sabrina Misseri, uscendo dalla casa di Sabrina Misseri, dove il legale era andato per parlare con la mamma Cosima e l'altra figlia Valentina. Lo stesso legale ha poi aggiunto: "Ho chiesto alla Procura di formalizzare un incidente probatorio per mettere a confronto le lacunose versioni che Michele Misseri ha dato". Il legale ha descritto la giovane come "serena", ha parlato anzi di "estrema serenita'" della ragazza, "perche' non ha nulla da nascondere. Per me e' innocente". Poi lo stesso legale ha detto che Sabrina in questa storia è una vittima: "Sabrina non sta bene, e' anche una vittima di questa vicenda". Mentre per quanto riguarda la famiglia Misseri ha concluso:"E' una famiglia distrutta".
Come si è arrivati al fermo di Sabrina Misseri
Sabrina Misseri figlia di Michele e cugina di Sarah Scazzi è stata fermata nella tarda serata dai carabinieri di Manduria. L'accusa per la ventiduenne è quella di omicidio volontario e sequestro di persona in concorso con il padre.
Svolta quindi nelle indagini per la scomparsa è l'uccisione della giovane Sarah. Per quasi otto ore, ieri pomeriggio Sabrina Misseri ha risposto alle domande dei magistrati di Taranto per spiegare se e come ha avuto un ruolo nell'assassinio della cugina.
E alla fine i magistrati si sono convinti che la ragazza è pienamente coinvolta nel delitto di Avetrana. Al centro della chiusura del cerchio ci sarebbero state le contraddizioni tra la confessione di Michele Misseri e le testimonianze della figlia e della sua amica Mariangela oltre ai rilievi dei Ris e della perizia medico legale. Ma hanno pesato soprattutto le intercettazioni ambientali che hanno definitivamente incastrato Sabrina.
La vicenda
Sarah Scazzi scomparve da Avetrana il 26 agosto. Un giallo, una scomparsa senza motivo apparente. La si è cercata per 42 lunghi giorni, alla fine il 7 ottobre è arrivata la svolta. Lo zio di Sarah, Michele Misseri, il papà di Sabrina, aveva ammesso di aver ucciso Sarah, facendo ritrovare il cadavere in fondo ad un pozzo, dove lui stesso l'aveva buttato. E aveva confessato di aver avuto un rapporto sessuale con Sarah dopo morta, cos da avvalorare la tesi delle avances respinte dalla ragazzina. Sembrava un caso chiuso. Invece no. La procura della Repubblica di Taranto ha sempre parlato di caso ancora aperto, così ieri mattina la svolta con i militari dell'Arma che si sono presentati all'alba a casa Misseri.
Nel garage, dove Michele ha detto di aver strangolato Sarah, i militari hanno passato al setaccio tutto quanto potesse risultare interessante, ai fini investigativi. Misseri ha capito che le cose per la figlia si stavano mettendo male e ha provato a dire e a far vedere come aveva ucciso Sarah, quel tragico pomeriggio. Ma sarebbe caduto più volte in contraddizione.
E gli inquirenti hanno compreso che l'uomo non ha avrebbe potuto fare tutto da solo. I suoi tentennamenti hanno progressivamente coinvolto la figlia Sabrina. Dinanzi ai magistrati Sabrina ha dovuto rispondere punto per punto di quanto aveva detto nei verbali precedenti. Alla fine del lunghissimo interrogatorio, il fermo con i gravissimi indizi a suo carico.
L'avvocato Vito Russo che difende Sabrina, all'uscita della caserma dei carabinieri ha detto che "la ragazza ha respinto tutte le accuse". Ma da qualche ora si trova rinchiusa nel carcere di Taranto.
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